Modena, 17 agosto 2013 - Diventa un caso politico il blitz con il quale i vertici della Firem di Formigine hanno trasferito i macchinari dello stabilimento in Polonia nel giro di pochi giorni e all'insaputa dei lavoratori. Il parlamentare grillino Michele Dell'Orco martedì porterà la vicenda a Roma e in Parlamento: “Domani sarò davanti all'azienda - scrive su Facebook - per capire meglio l'accaduto. Inoltre voglio sapere cosa hanno fatto e che intenzioni hanno l'amministrazione locale del Pd e il viceministro al lavoro modenese Guerra”.
Intanto si moltiplicano i messaggi di solidarietà bipartisan ai lavoratori organizzati in presidio permanente davanti alla fabbrica. La capogruppo e la consigliera del Pd provinciale Grazia Baracchi e Roberta Zanni esprimono “forte preoccupazione per le modalità di trasferimento, senza precedenti nella nostra realtà provinciale” e chiedono alla giunta attraverso un'interpellanza di “riferire in merito al tavolo sull'esito del confronto e sulle prospettive dei lavoratori coinvolti”. Anche il Pd di Formigine, tramite il suo segretario Luca Cavalieri, deplora con “sdegno” le modalità del trasferimento e “auspica che pur nella difficoltà del momento si possa ancora intraprendere un percorso virtuoso affinché la proprietà torni sui suoi passi e si renda disponibile a partecipare al tavolo di concertazione con i lavoratori”.
Vicinanza agli operai anche da parte del Pdl: “Ci auguriamo che a prendere posizione - osserva per esempio il capogruppo di Formigine Valerio Giacobazzi - non siano solo le istituzioni preposte e quelle coinvolte ma, soprattutto, chi rappresenta l’imprenditoria che oggi non ha certo bisogno di queste cadute di stile tutelando, invece, la posizione imprenditoriale italiana nel mondo. Se 'si va all’estero per sopravvivere' è sinonimo di voler far soldi comunque alle spalle dei lavoratori perché, all’estero, è soltanto la manodopera che potrebbe costar meno”.
Gianpaolo Annese
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