Sassuolo (Modena), 16 giugno 2013 - IL TORMENTONE Sassuolo-stadio volge al termine. Il club neroverde ha siglato l’accordo con la Reggiana per giocare le gare casalinghe al Città del Tricolore per i prossimi due anni. Mancano solo i crismi dell’ufficialità che verranno sanciti domani. Insomma, stavolta ci siamo davvero.
Quello che era un segreto di Pulcinella si è sciolto nel caldo mezzogiorno di ieri nella sede della Reggiana, allo stadio. Dove il presidente del Sassuolo Carlo Rossi ha incontrato il collega granata Alessandro Barilli. Mezz’ora di summit, giusto il tempo per leggere le carte e apporre le firme. Un contratto d’affitto di due anni, il club neroverde verserà nelle casse granata circa 850mila euro annui, poco meno di 1,8 milioni in un biennio. Barilli però si accollerà le spese di manutenzione dell’impianto necessarie per ospitare la serie A (tabellone luminoso, panchine, led e luci varie) per cui sborserà sui 400mila euro. Insomma alla fine, il Sassuolo pagherà effettivamente poco più di 400mila euro, beneficiando degli interventi dello stadio una volta che ne diventerà proprietario.
Un’operazione imprenditoriale: è questa la motivazione che ha spinto il patron Squinzi a lasciare il Braglia di Modena (il cui affitto si aggirava sui 350-400mila euro), città in cui non poteva fare questo investimento.
L’intenzione di Squinzi è acquistare lo stadio all’asta (fissata per il 5 dicembre) per costruire la sua desiderata Mapei Arena. La concorrenza all’asta del signor Mapei suonerebbe come un Davide contro Golia. E qualora acquistasse lo stadio, verrebbe di conseguenza ridiscusso il contratto d’affitto con la Reggiana. Oppure a comandare sarà lui stesso: il contratto di gestione che attualmente ha in mano Barilli fino al 2015 (di cui non vi è traccia nell’ordinanza di vendita del tribunale) cadrebbe. Tutto ciò dipenderà dalle clausole inserite nel contratto fra Sassuolo e Reggiana.
UN SIGILLO atteso da mesi, come il più duro dei conclavi. La fumata bianca definitiva arriverà domani e i due club potrebbero anche indire una conferenza congiunta di presentazione. Lo stesso Rossi all’uscita dalla sede, a bordo della sua Audi grigia, ha confermato lapidario: «Ci vediamo lunedì...», ha detto abbozzando un sorriso e una smorfia di insofferenza, sfiancato anch’egli da questa telenovela condotta non da lui, ma dagli uomini Mapei e Master Group Sport, società che cura il marketing di diverse realtà sportive tra cui il Sassuolo. Rossi ha messo solo la firma finale, con un blitz da Bergamo, dove aveva alcuni impegni. Sintetico anche Barilli, uscito poco dopo: «Ci vedremo lunedì, speriamo per la firma...», tentando il bluff. In realtà è tutto fatto.
Trattativa estenuante anche a causa delle richieste di Barilli: la gestione del bar, del catering e la permanenza dei cartelloni sponsor (come quelli dell’Immergas apposti dietro le curve) anche durante i match di serie A. Il Sassuolo ha nicchiato: sul marketing verterà gran parte dei ricavi. Barilli ha capito di non poter tirare troppo la corda, visto che i nero-verdoni sono ossigeno per le casse granata...
Daniele Petrone
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