Bruxelles, 9 novembre 2012 - Olanda, Finlandia, Germania, Svezia e Gran Bretagna si oppongono alla proposta di ‘bilancio rettificativo’ per il 2012 presentata dalla Commissione europea e riguardante l’esborso da 670 milioni di euro per il terremoto in Emilia Romagna da parte del fondo d’emergenza sulle catastrofi naturali. I rappresentanti dei governi dei cinque paesi si sono espressi durante il dibattito alla riunione dell’Econfin speciale sul bilancio dell’Ue, in corso oggi a Bruxelles.
Gli stessi stati membri si sono opposti anche ad un secondo bilancio rettificativo, sempre il 2012, in cui si chiede di finanziare gli 8 miliardi di euro mancanti per pagare le fatture dei programmi dei fondi di coesione, e i 90 miliardi necessari per il programma erasmus di scambio degli studenti dei paesi membri. Inoltre, sono sempre gli stessi paesi bloccano la proposta della Commissione del nuovo bilancio 2013 in cui di chiede un aumento del 7% rispetto all’anno precedente, in ragione del fatto che si tratta dell’ultimo anno del periodo di programmazione finanziaria 2007-2013, e come sempre in questi casi vengono a scadenza la maggior parte delle fatture deli programmi attuati negli anni precedenti.I negoziati all’Ecofin continuano con grande difficoltà, tanto che il portavoce del commissario al bilancio, Janusz Lewandoski, ha pronosticato che la riunione non terminerà prima delle 3 o le 4 del mattino.
OTTIMISMO A BRUXELLES
Il rappresentante permanente dell’Italia presso l’Ue, Ferdinando Nelli Feroci, che partecipa al negoziato dell’Ecofin in corso a Bruxelles sul bilancio comunitario 2013 e sui due correttivi di bilancio per il 2012, si è detto “ottimista sulla possibilità di raggiungere entro la nottata una decisione positiva sul finanziamento dei 670 milioni di euro” stanziati per il terremoto in Emilia Romagna dal Fondo di solidarietà.
L’ambasciatore ha rilasciato la sua dichiarazione alla stampa dopo la diffusione delle notizie allarmanti sull’opposizione, espressa oggi da almeno cinque Stati membri, alle proposte di bilancio correttivo della Commissione europea, che includono anche i fondi per l’Emilia Romagna e quasi 9 miliardi di euro di rimborsi (di cui 1,748 miliardi destinati all’Italia) per i programmi di coesione (Fondo sociale, Fondo di sviluppo regionale e fondi per lo sviluppo rurale).
Nelli Feroci, che ha riferito di tenere “costantemente aggiornati sull’evoluzione del negoziato il presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani, il capo della Protezione Civile Franco Gabrielli e il presidente del Consiglio Mario Monti”, ha puntualizzato che “tutti, e soprattutto la Commissione europea, la presidenza di turno cipriota del Consiglio Ue e il Parlamento europeo (rappresentato dal presidente della commissione Bilancio Alain Lamassoure) hanno sottolineato come i fondi per l’Emilia siano dovuti, e che una decisione in merito è necessaria e deve essere presa”.
Insomma, ha insistito l’ambasciatore “non c’è un’opposizione, ma cinque o sei paesi hanno detto che la decisione sulle modalità del finanziamento di questi fondi deve venire assunta contestualmente a quella sull’altra rettifica del bilancio 2012, quella da 9 miliardi”. I paesi ‘reticenti’ (Olanda, Svezia, Gran Bretagna e Finlandia, più Germania e Austria con delle posizioni più sfumate), chiedono di prendere i soldi mancanti da altri capitoli del bilancio comunitario, e non intendono dare per questo ‘denaro fresco’, come vogliono la Commissione e l’Europarlamento, d’accordo con una ventina di altri Stati membri.
LA GIUNTA ERRANI
Fiduciosi, con l’auspicio che i fondi per il terremoto siano sbloccati, che il senso di responsabilità prevalga e gli impegni presi dall’Unione europea per il terremoto vengano mantenuti. Così, l’assessore regionale alle Attività produttive dell’Emilia-Romagna, Gian Carlo Muzzarelli, interviene sull’ipotesi di blocco dei fondi dell’Unione europea per il terremoto, i 670 milioni di euro che dovrebbero arrivare dal fondo di solidarietà.
“Si tratta di una vicenda che si intreccia purtroppo con una discussione più generale che riguarda gli equilibri di bilancio dell’Unione europea”, scrive oggi l’assessore in una nota. “Siamo fiduciosi per l’intervento richiesto anche dal presidente Vasco Errani e che ha visto un’azione immediata del Governo italiano, attraverso l’ambasciatore presso l’Unione europea, Ferdinando Nelli Feroci”. Le sue dichiarazioni, aggiunge Muzzarelli “ci fanno ben sperare. Auspichiamo, quindi, che i fondi siano sbloccati al piu’ presto, dal momento che si tratta di risorse indispensabili per gli interventi pubblici nelle aree colpite del sisma”. La speranza di Muzzarelli è che “prevalga il senso di responsabilità affinché vengano mantenuti gli impegni assunti e riconfermati a favore delle comunità così duramente provate”.
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