Modena, 28 agosto 2012 - Biciclette rubate o, come dice Giuseppe Marano, dirigente Fiab, «vampirizzate». In stazione dei treni, ieri, erano tanti i mezzi saccheggiati di ruote, selle e pedali. E anche le catene tranciate e le rastrelliere vuote.
Già, il mercato nero delle bici e dei suoi componenti a Modena va alla grande: «Se non sconfiggiamo la ricettazione non stroncheremo mai il fenomeno dei furti», commenta il consigliere della federazione italiana amici della bicicletta. Domenica mattina, per esempio, la polizia stradale ha denunciato un romeno e una badante moldava proprio per ricettazione: sono stati sorpresi in via del Lancillotto a bordo di un furgone con una bici rubata. La donna l’aveva comprata da chissà chi e la voleva spedire in Moldavia.
Le indagini sono in corso per capire dove avvenga lo smistamento di bici rubate e se esista un filo diretto tra Modena e i Paesi dell’est Europa, per altro già documentato da altre operazioni di polizia.
«Solo nella nostra città — spiega Marano — abbiamo stimato vengano rubate dalle 8mila alle 10mila biciclette ogni anno. Per arrivare a queste cifre ci siamo basati sui dati del registro italiano biciclette, che comprende tutti i mezzi con la targa. Modena è la città con più ciclisti iscritti a questo registro, ben 15mila cittadini con la ‘due ruote’ targata. Tenendo conto delle informazioni contenute in questo registro, del numero di biciclette che girano nella nostra città (la dotazione di Modena è 200mila) e di altri fattori, riteniamo che non sia affatto esagerato dire che spariscono fino a 10mila mezzi all’anno».
Secondo la Fiab, solo un quarto dei ciclisti derubati fa denuncia mentre è minima la parte di biciclette che vengono poi ritrovate. «I furti — aggiunge — si concentrano poi su un quarto dei 200mila potenziali ciclisti, cioè su chi usa la bici più di frequente».
Marano sfata poi il ‘mito’ secondo cui sono gli stranieri i maghi del furto di bici, alimentato forse dal fatto che molti di loro, soprattutto magrebini, girano sulle due ruote: «La maggior parte delle bici viene rubata da italiani — specifica — Secondo quanto ci hanno riferito le forze dell’ordine, inoltre, un ladro specializzato può rubare fino a tre o quattro bici al giorno finché non viene preso. C’è chi nella vita non fa altro. Ma per sconfiggere i furti non basta acciuffare i ladri».
Per Giuseppe Marano, la priorità è stroncare la ricettazione, cioè mettere fine alla compravendita di merce rubata: «Se continua a esserci chi compra, i furti non caleranno mai». Ci sono zone, a Modena, dove è facilissimo comprare bici di dubbia provenienza, come il parco delle Rimembranze, dietro allo Storchi. «Stiamo cercando di dare vita al progetto Bus (bici usate sicure) — conclude Marano — si tratta di una convenzione con forze di polizia e negozi di biclette».
Un’altra proposta Fiab è quella di mettere in rete i depositi di bici rubate di Comune e forze dell’ordine: «Solo così chi è stato derubato può avere una minima speranza di recuperare la propria bicicletta». Furti che avvengono soprattutto nelle stazioni di treni e corriere, in zona Università e nei parcheggi di supermercati e centri commerciali. Poi ci sono le bici che spariscono dai garage: «Sono mezzi costosi che però rappresentano una parte modesta di quelli rubati».
Valentina Beltrame
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