Modena, 21 luglio 2012 - Gruppi di ragazzi in giro per il centro di Modena, che minacciavano e rapinavano altri ragazzi. Il bottino? Cellulari e qualche decina di euro. Questo il fenomeno delle baby-gang scoppiato in primavera, che aveva creato una notevole apprensione nei cittadini.
Ad oggi, grazie alle indagini dei carabinieri, sono stati individuati alcuni dei colpevoli. Tutto è partito dal furto di un Samsung Galaxy S2, avvenuto dentro l'Apple Store di piazza Mazzini. Dal telefono i carabinieri sono riusciti a risalire a B.M.G.D., sedicenne filippino, che è stato denunciato alla magistratura dei minori di Bologna per il reato di ricettazione. Dopo di che, seguendo la catena di scambi che aveva coinvolto il cellulare in questione, i carabinieri sono riusciti ad individuare altri componenti della baby-gang. Anche un altro ragazzo, H.A.O., diciassettenne modenese, aveva infatti usato il Samsung per un certo periodo. E, pedinandolo, si è risaliti al 19enne turco C.M., che è risultato essere il leader della gang di minorenni.
E i ragazzi vittime di queste rapine, dopo il riconoscimento fotografico, hanno confermato che era stato proprio C.M. a rapinarli, minacciandoli a volte con una bottiglia rotta, a volte con un coltello.
Una volta perquisita la casa di C. M. è stato ritrovato un altro dei telefoni rubati nella primavera, già consegnato in conto vendita al sedicenne Z.D., denunciato per reato di ricettazione.
Davanti all'evidenza dei fatti, C.M. ha ammesso ai carabinieri di aver compiuto una decina di rapine ai danni di minori, minacciandoli e facendosi consegnare cellulari e portafogli, spesso in compagnia del 17enne tunisino N.H., anche lui denunciato.
Chiara Mastria
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