Modena, 22 marzo 2012 - La commissione di Via ha dato parere favorevole alle ricerche, ma in ogni caso, l’autorizzazione finale “sarà completata solo a seguito dell’espressione dell’intesa da parte della Regione Emilia-Romagna”. Lo chiarisce il sottosegretario all’Ambiente, Tullio Fanelli, nella seduta di commissione di ieri alla Camera, rispondendo a un’interrogazione presentata da Raffaella Mariani (Pd) e da altri deputati democratici sul progetto di stoccaggio di gas a Rivara, in provincia di Modena. Da una parte il sottosegretario sottolinea la correttezza del decreto di Via e l’importanza della realizzazione degli impianti di stoccaggio gas per l’Italia (“le infrastrutture di stoccaggio svolgono un ruolo strategico nel garantire la sicurezza delle forniture”), dall’altra precisa che senza l’ok dell’Emilia-Romagna, l’istruttoria per il rilascio dell’autorizzazione non potrà essere completata. Ora, “l’iter per l’autorizzazione del programma di ricerca potrà proseguire con l’indizione della conferenza di servizi, a cui sono chiamati a partecipare, per l’espressione dei relativi pareri, la Regione e le amministrazioni locali interessate (Province e Comuni)- afferma Fanelli- l’istruttoria per il rilascio dell’autorizzazione, anche se limitata alla sola fase di ricerca, sarà completata solo a seguito dell’espressione dell’intesa da parte della Regione Emilia-Romagna”.
Dunque, il parere di viale Aldo Moro, da quanto dichiara il sottosegretario, è vincolante e non potrà essere ‘piegato’ (come vorrebbe il senatore Pdl, Carlo Giovanardi) nè dal Governo, nè dal ministero dello Sviluppo economico. Per quanto riguarda le valutazioni espresse dall’Istituto per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), citate dai deputati Pd nell’interrogazione, il sottosegretario ribatte che “lo stesso istituto ha supportato con proprie valutazioni l’istruttoria tecnica condotta dalla commissione tecnica Via-Vas, valutazioni che sono state tenute in debita considerazione dalla commissione nell’emanazione del proprio parere di compatibilità ambientale alla base del sopracitato decreto Via”. Nella risposta, Fanelli coglie l’occasione per fare il punto sull’iter del progetto, sottolineando come “l’istanza di rilascio della concessione di stoccaggio Rivara” sia stata “valutata positivamente nel giugno 2005 dal comitato tecnico per gli Idrocarburi e la Geotermia” del ministero dello Sviluppo, mentre, “con decreto del 17 febbraio 2012 del ministero dell’Ambiente e’ stata conclusa la prima fase del procedimento di compatibilità ambientale”.
Questa pronuncia di compatibilità ambientale “favorevole con prescrizioni, è limitata alle sole operazioni previste per la fase di accertamento sulla fattibilità dei programmi di stoccaggio- spiega il sottosegretario- fase necessaria per la conferma e l’acquisizione di tutti i parametri progettuali indispensabili per poter sancire la fattibilità tecnico-economica e la piena sicurezza relativa all’esercizio dell’impianto di stoccaggio del gas, ed al solo fine dell’eventuale rilascio da parte del ministero dello Sviluppo economico, d’intesa con la Regione interessata”. Ma secondo la deputata Pd, Manuela Ghizzoni, che si è detta “insoddisfatta e delusa” dalla risposta di Fanelli, l’ok alle ricerche resta “un atto illegittimo”.
Il fatto deludente e’ che “il ministero dell’Ambiente ha ritenuto possibile completare la prima fase del procedimento di compatibilità ambientale del progetto, nonostante fosse formalmente a conoscenza delle ripetute prese di posizioni contrarie di tutti gli enti territoriali interessati e della stessa Regione Emilia-Romagna, la cui intesa è per legge indispensabile ai fini della concreta realizzazione del progetto”. L’illegittimità riguarderebbe un passaggio del testo del decreto in cui si parla di “accertamento della fattibilità dello stoccaggio” invece che “accertamento della fattibilità del programma dello stoccaggio”. Critica respinta dal sottosegretario, che ha dimostrato come in realtà nel decreto si faccia esplicitamente riferimento al “programma dello stoccaggio”.
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