Modena, 26 agosto 2011- IL CALDO ha tenuto a casa qualche fedelissimo in più. Solo intorno alle 19,30, con il calar del sole, il popolo della Festa del Pd è accorso nell’area di Ponte Alto per l’inaugurazione della kermesse che durerà fino al 19 settembre. Prima del taglio del nastro, di fronte prevalentemente a militanti, politici e volontari, nei discorsi introduttivi del segretario provinciale Davide Baruffi e del sindaco Giorgio Pighi, (ha parlato anche Francesca Puglisi, responsabile scuola del Pd) si sono visti chiaramente i riflessi delle polemiche dei giorni scorsi sui ristoranti della festa gestiti dai volontari, che secondo il Pdl (il consigliere provinciale Luca Ghelfi si è fatto carico della protesta) non emettendo scontrino fiscale potrebbero almeno, come segnale politico in tempi di manovra, versare l’Iva sugli incassi. «Mettere l’Iva sul volontariato — ha detto Pighi a questo proposito — non è una proposta è soltanto becerume. Noi facciamo i salti mortali per far quadrare il bilancio e mi tocca sentire proposte come come quelle della Lega: tassazione delle prostitute e l’attacco indiscrimiato al clero. Sciocchezze». Dello stesso tenore le dichiarazioni del segretario Baruffi: «Alla Festa daremo dimostrazione di trasparenza. Tutte le sere affiggeremo pubblicamente il dato degli incassi e scriveremo come verranno utilizzati questi soldi. Gli altri partiti possono permettersi altrettanta chiarezza nei loro conti?».

IL CONSIGLIERE provinciale del Pdl Luca Ghelfi però, non demorde e risponde al capogruppo del Pd in Provincia Luca Gozzoli, che lo aveva invitato a fare un giro alla Festa per constatare che si tratta della festa dei modenesi: «Che la festa del Pd, o meglio dell’Unità, come storicamente si chiamava sia una tradizione, anche per i modenesi, non ho dubbi — dice Ghelfi — Come credo che eventi e ristoranti siano spesso più attrattivi che non la politica in sé: ma in questo non c’è nulla di scandaloso, è un modo legittimo di autofinanziarsi. La questione dello scontrino non intacca nessuno di questi aspetti. È solo un problema di equità. Mi dispiace che si parli di invidia, però. Per questo accetto l’invito del consigliere Gozzoli e mi recherò alla festa del Pd volentieri, però a condizione che lui venga con me. Anzi, chiedo ospitalità sulle pagine del Resto del Carlino per porre questo invito, e chiedo se a questa nostra visita congiunta vorrà essere presente un giornalista della testata: confrontiamoci passeggiando per Ponte Alto, fermiamoci ad un ristorante gestito dai tanti volontari, e magari facciamoci fare uno scontrino insieme… Sarà un modo diverso di fare politica». Gozzoli accetta in parte l’invito: «Ghelfi vuole venire alla Festa? E’ libero di farlo. Vada pure in giro per ristoranti e stand, ne respiri l’aria poi mi faccia sapere cosa ne pensa. Naturalmente sono pronto ad offrirgli la cena al risotrante di Vignola, ma non di più. Non mi presto ad alcun dibattito pubblico, utile solo a fargli pubblicità».

MAGARI l’incontro avverrà sabato intorno alle 21, quando è atteso il pirmo big della politica, Enrico Letta. Oggi alle 21 al Palaconad intanto partono i dibattiti: sul tema Democrazia, partiti e partecipazione, il giornalista del Carlino Gianpaolo Annese coordinerà Enrico Morando, Giulio Santagata, Thomas Casadei e Davide Baruffi.