Modena, 18 luglio 2011 - Sono state quattro le scosse di terremoto che hanno interessato ieri sera l’Italia settentrionale, dalla Lombardia all’Emilia, al Veneto, al Trentino alla Liguria. La prima, di magnitudo 3,1 registrata intorno alle 20.22, con profondita’ di poco piu’ di un chilometro, ha avuto epicentro nella pianura padana lombarda.
 

Otto minuti piu’ tardi, alle 20.30, vi e’ stata una forte scossa, di magnitudo 4,7, nella pianura padana veneta. I comuni piu’ vicini all’epicentro sono stati Felonica (Mantova), Bagnolo di Po, Calto, Castelmassa, Ceneselli, Ficarolo, Gaiba, Giacciano, Salara e Trecenta, nel rodigiano.
I due terremoti hanno avuto repliche alle 20.38 (magnitudo 2.8) e alle 21.22 (magnitudo 2.3). Altre scosse sono state registrate solo dagli strumenti. Pi— superficiale la prima scossa scossa.
 

Avvertito il sisma anche nelle grandi citta’, come Bologna, Cremona, Vicenza, Padova, Genova, Torino, Novara. I mobili hanno tremato anche nell’alto ferrarese e nella zona di Modena. La prima è stata sentita in maniera forte soprattutto dagli abitanti della Bassa in zona Mirandola.
 

Nonostante la forza della seconda scossa, a tanto spavento non hanno fortunatamente corrisposto, al momento, danni seri a cose e persone. In tutte le regioni colpite sono attive le unità di protezione civile che man mano stanno verificando gli allarmi lanciati dai cittadini.

E sempre ieri sera, intorno alle 23 e 50, una lieve scossa di magnitudo 2.4 è stata registrata nel Frignano (rilevazioni Ingv)

 

PIANURA PADANA A BASSA PERICOLOSITA', TERREMOTO NON STUPISCE I GEOLOGI

Il terremoto avvenuto di domenica sera nella Pianura Padana non ha stupito i geologici. L’intera zona è classificata nel livello 3 della mappa di pericolosità sismica: un livello di bassa pericolosità, ma è comunque soggetta a scosse sismiche.

I quattro terremoti avvenuti domenica sera tra le province di Rovigo, Ferrara e Mantova, il maggiore dei quali di magnitudo 4.7, sono stati generati dal movimento della microplacca adriatica. ‘’Questo fenomeno - spiega il sismologo Alessandro Amato, dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) - è anche all’origine dei terremoti registrati in passato in questa zona, come quello di Ferrara del 1570 o quello di Modena del 1346’’. La microplacca adriatica è molto probabilmente l’ultima propaggine della placca africana, che spinge verso nord contro la placca europea. Tuttavia la microplacca adriatica è separata da quella africana dal Mar Ionio che - spiega il sismologo - è quello che resta di un antichissimo oceano.

Sempre secondo la mappa di pericolosità sismica, la Pianura Padana è circondata da zone molto più attive, come quella degli Appennini, classificata ai livelli 1 e 2 della mappa, e la zona intorno a Forlì e Reggio Emilia, classificata a livello 2.

 

LA TERRA TREMA ALLE 20,30: PAURA, MA NESSUN DANNO

Erano circa le 20,30 quando ieri sera è stata avvertita, soprattutto da chi in quel momento si trovava ai piani più alti delle abitazioni, due scosse di terremoto, una di seguito all’altra, della durata totale di circa dieci secondi. Il sisma è stato avvertito soprattutto nella Bassa modenese, ma anche chi si trovava in città lo ha percepito in maniera piuttosto distinta. Come ormai capita sempre più spesso, la notizia si è diffusa molto rapidamente su Internet (il sito del nostro giornale ha fornito la notizia praticamente in tempo reale), nei social network e attraverso i blog. Dopo circa un’ora si sono avuti i primi dettagli: magnitudo 4,6 e profondità di circa 15 chilometri. Gli strumenti, soprattutto in Lombardia, hanno registrato una scossa di minor entità anche due ore prima, alle 18,30, un piccolo sisma che nella nostra provincia nessuno ha però avvertito.

Gli epicentri sarebbe quindi due, entrambi in pianura Padana, vicino al Po: il primo (scossa delle 18,30) tra le province di Mantova e Rovigo, il secondo nel vicentino. Gli effetti si sono fatti sentire un po’ in tutto il nord Italia, interessando le pianure della Lombardia e del Veneto, il nord dell’Emilia e in parte anche la Liguria. Fortunatamente non si sono registrati danni alle cose o alle persone, nemmeno nel Modenese, anche se, soprattutto a Finale Emilia, Carpi e Mirandola la paura c’è stata.  Per precauzione, in serata, la protezione civile ha fatto sospendere il traffico ferroviario tra Verona e Bologna.

Una nuova scossa è stata registrata nel distretto sismico della pianura padano-lombarda alle 16.01. La magnitudo è di 2.7 e quindi più bassa rispetto all'evento sismico di domenica sera.