Modena, 24 febbraio 2011. Un incendio di proporzioni spaventose si è mangiato centinaia di metri quadrati di capannoni in via Porpora, laterale di via Emilia est alle porte di Modena.
L’inferno si è scatenato poco dopo le 19 e in breve tempo le fiamme e il fumo hanno distrutto tutto: duecento metri in lunghezza di stabili per un danno di alcuni milioni di euro. Il fumo, nerissimo, secondo una prima ricostruzione dei fatti è cominciato ad uscire dai finestroni di una azienda di sanitari: sarebbe partito da lì l’incendio che poi si è propagato arrivando alla porzione in affitto alla concessionaria Porsche, da cui sono state portate fuori le vetture, fino al mobilificio Bompani che vende anche elettrodomestici.
Il pericolo ieri sera era quello di una esplosione, per la presenza di bombole di gas nei vari capannoni. A bruciare, secondo i primi accertamenti, materiale plastico che ha permesso alle fiamme di propagarsi in fretta sprigionando un odore irrespirabile. Probabilmente quando sono arrivati i primi mezzi dei vigili del fuoco il rogo era già in stato avanzato perché in poco tempo il fuoco ha intaccato i capannoni vicini, pare tutti di proprietà di Bompani che ha affittato alla concessionaria e alla fabbrica di sanitari.
L'incendio ha presto raggiunto proporzioni spaventose e sono arrivati a Modena mezzi di soccorso dei pompieri da Sassuolo e da altre province: c’erano almeno una quindicina di camion dei pompieri tra autobotti e autoscale. Malgrado i vigili del fuoco buttassero di continuo acqua il fuoco sembrava non fermarsi, anzi, a un certo punto le fiamme si sono levate alte vari metri dalla copertura distruggendola in lunghezza. Tanti i boati che si sentivano: bombole esplose o pezzi di copertura e di muratura che cadevano cedendo al fuoco. I vigili del fuoco, malgrado il pericolo, hanno continuato con le maschere a domare le fiamme, avvicinandosi al tetto con l’autoscala. Sul posto anche i baschi verdi della guardia di finanza, la polizia, i carabinieri e i tecnici di Hera che hanno dovuto mettere in sicurezza a tempo record gli impianti elettrici. «Qui abbiamo dell’acetilene e le bombole di gas», dicevano i ‘gestori’ delle varie aziende coinvolte, indicando i punti critici e a pericolo esplosione.
L'incendio ha coinvolto entrambi i lati dello stabile, cioè la parte di via Porpora e anche il retro. Fino a ieri in tarda serata il fuoco e il fumo erano ancora visibili dalla via Emilia est, con automobili delle forze dell’ordine e ambulanze per precauzione.
Per fortuna all’interno dei capannoni non c’era nessuno: le fiamme si sono propagate quando l’orario di lavoro era terminato. E’ la seconda volta nel giro di pochi anni che si sviluppa un incendio in questa zona, proprio ai danni della stessa struttura. Questo particolare fa pensare al peggio, cioè che non si sia trattato di un rogo accidentale ma doloso. Ipotesi che fino a ieri sera non ha trovato conferme: i pompieri erano impegnati a spegnere le fiamme, hanno lavorato tutta la notte e solo questa mattina sarà possibile fare un sopralluogo con i tecnici per risalire all’origine del rogo.
Potrebbe anche trattarsi di un cortocircuito, magari di qualche macchinario. Il traffico sulla via Emilia è rimasto paralizzato: le auto hanno dovuto fare posto ai mezzi di soccorso mentre i curiosi rallentavano la circolazione. Fino a ieri sera nessun ferito, qualche intossicato tra i vigili del fuoco.
Oggi anche il prefetto di Modena, Benedetto Basile, ha compiuto un sopralluogo sul posto. Sono ancora ignote le cause dell'accaduto. Probabilmente dovrà essere abbattuta una parta consistente dell'edificio divorato dalle fiamme.
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