Modena, 3 febbraio 2011. L'ipotesi delle aperture pomeridiane esce dal cancello del mercato Albinelli per finire nel mezzo di un confronto che interesserà la città intera. Negozi aperti anche durante la pausa pranzo o destinati a chiudere alle 21 di sera? La discussione tra associazioni di categoria e Comune è pronta a partire.
E c’è già una prima ipotesi sulla data per trattare le basi di quella che potrebbe essere una piccola e grande rivoluzione del commercio. Si tratta di un convengo al quale parteciperanno le quattro associazioni di categoria che si terrà tra marzo e aprile.
È ancora da stabilire se l’amministrazione comunale prenderà parte, ma è comunque pronta a prendere in considerazione le proposte che verranno fuori dall’evento. Anche nel senso di un eventuale appoggio economico.
E a confermarlo è direttamente l’assessore alle Politiche economiche, Graziano Pini. Il paragone con il caso del mercato Albinelli è fondato nel senso che ad essere messo sul tavolo del confronto sarà un percorso di analisi dei ‘format’ di vendita, degli orari di chiusura appunto, ma anche delle tipologie di negozi. Un esame a tutto tondo del commercio cittadino che in un primo momento doveva essere indirizzato al solo centro storico, ma che poi, con il ripetersi degli incontri tra l’assessore Pini e i rappresentanti del commercio locale, si è allargato sempre più all’intera città.
Parola dunque all’assessore Pini: "Sì, il convegno è in fase di organizzazione e prenderà in esame l’intero capitolo del fare commercio. Sarà analizzata la situazione cittadina zona per zona — dice l’assessore alle Politiche economiche —. Per fare questo saranno coinvolti anche esperti e professori. L’idea — spiega l’amministratore — è quella di adeguare sempre più l’offerta alla domanda, analizzare la direzione da prendere e poi, sulla base di quanto le associazioni di categoria proporranno dopo il confronto con gli esercenti, valutare anche come il Comune possa incentivare queste nuove idee".
L’avvio del convegno come detto è imminente: "Marzo, al massimo aprile — conferma Pini —. All’inizio pensavamo che la cosa avrebbe riguardato esclusivamente il centro storico, ma poi parlando con le associazioni di categoria abbiamo pensato di coinvolgere l’intera città".
Trattandosi di prime indiscrezioni è difficile prevedere quali potranno essere gli esiti finali. Ma gli orari restano un punto centrale, che si vada verso delle giornate dove verranno stabiliti orari prolungati o che si proponga una vera e propria svolta al commercio della città è presto per dirlo. Certo le premesse sono davvero interessanti.
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