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Suicidio assistito, cosa ha detto Speranza sul caso di Mario

Il ministro della Salute: "Lo stato paghi il farmaco"

Il ministro della Salute Roberto Speranza (Ansa)

Il ministro della Salute Roberto Speranza (Ansa)

Ancona, 12 giugno 2022 - Il governo interverrà per "garantire d'intesa con le Regioni, l'attuazione della sentenza della Corte costituzionale del 2019 sul suicidio medicalmente assistito". Lo afferma in una intervista a La Stampa il ministro della Salute, Roberto Speranza, riferendosi al caso di Mario (nome di fantasia), l'ex camionista marchigiano 44enne, tetraplegico, che chiede la procedura e al quale lo Stato ha chiesto di pagare 5.000 euro per l'acquisto del farmaco necessario.

"Una volta che la procedura di verifica del rigoroso rispetto delle condizioni individuate dalla Consulta sia stata completata - prosegue Speranza - le strutture del servizio sanitario nazionale non possono assumere atteggiamenti ostruzionistici, né è ipotizzabile che i costi siano a carico del paziente che si rivolge, come espressamente previsto dalla sentenza della Corte costituzionale, a strutture pubbliche. Anche su questo aspetto il governo, laddove ve ne sia bisogno, non farà mancare un tempestivo chiarimento e intervento". 

"Il governo, laddove ve ne sia bisogno, non farà mancare un tempestivo chiarimento e intervento". "La legge non è più rinviabile», ribadisce Speranza. "In materia di fine vita, è in corso l'iter di discussione parlamentare di una legge attesa da tempo e, naturalmente, il governo non può che guardare con rispetto alle posizioni politico-culturali che si manifestano in un confronto così delicato - aggiunge il ministro - Come ho già affermato nei mesi precedenti, nelle more della non più rinviabile approvazione della legge, compito del governo è tuttavia garantire, d'intesa con le Regioni, l'attuazione della sentenza della Corte Costituzione del 2019 sul suicidio medicalmente assistito. Su questo siamo già intervenuti e su questo continueremo a tenere alta l'attenzione", ribadisce Speranza.