Macerata, 18 gennaio 2017 - Tre forti scosse di terremoto (video) hanno fatto tremare le Marche, questa mattina, sono state avvertite avvertite fino alla Romagna. La prima alle 10.25, di magnitudo ricalcolata 5.1, la seconda è avvenuta alle 11.14 con una magnitudo di 5.5; la terza alle 11.14 di magnitudo 5.3. Dalla mattina sono già un centinaio le altre scosse registrate dall'Istituto Nazionale di Geofisica. Altra forte scossa alle 14.30 di magnitudo 5.1, di durata superiore rispetto alle precedenti. L'epicentro è stato localizzato in provincia de L'Aquila, generato dallo stesso sistema di faglie che si è attivato il 24 agosto e che ha colpito anche il 30 ottobre. "Non sono segnalate vittime" al momento ma "il resoconto dei crolli è reso difficoltoso dalla neve, che in alcune aree ha raggiunto cumuli di 3-4 metri". Lo ha reso noto la Protezione civile regionale. Il ministro per la Difesa Roberta Pinotti ha disposto l'invio del Genio dell'Esercito. «Abbiamo dato alla Protezione civile la massima disponibilità di mezzi e di uomini; in particolare da stamani sono stati mobilitati anche i raggruppamenti del Genio di stanza al Sud, a Foggia e a Caserta, nonché quelli di Bologna».
VIDEO - La scossa in diretta
Ancora attimi di paura per le popolazioni colpite già duramente dal sisma di fine agosto e fine ottobre dello scorso anno, con la terra che ha sempre continuato a tremare. Le scosse si sommano all'emergenza neve e maltempo che sta investendo le province marchigiane.
IL SISMOLOGO - "In arrivo altre scosse"
ALLARME VALANGHE - La protezione civile delle Marche ha diramato un allarme valanghe. La misura è stata decisa - si apprende da fonti della Regione - a causa della neve e delle nuove scosse di terremoto.
CERISCIOLI - "E' una catastrofe perché all'emergenza che viviamo da agosto si è aggiunta la neve e le scosse di oggi creano una situazione catastrofica sulle strade. Il combinato neve e terremoto ha creato anche il rischio slavine, la mancanza di corrente elettrica mette in difficoltà migliaia di famiglie che non sanno dove stare, i sindaci chiedono mezzi per uscire dall'isolamento, alcune realtà soprattutto le frazioni, risultano isolate". Cosi' il presidente della regione Marche Luca Ceriscioli. Fa "appello quindi alle Regioni, specie quelle del nord che hanno competenze: servono mezzi e turbine per liberare i posti dalla neve alta, c'è il problema degli alberi caduti che intralciano il lavoro dei mezzi spalaneve, servono squadre per toglierli. E poi importante che Enel faccia di tutto per ripristinare la corrente elettrica e i sindaci abbiano quale priorità il collocamento delle persone e portarle in posti caldi e sicuri per trascorrere la nottata. Si è mobilitato l'esercito e l'Anas a livello nazionale, facciamo presente che c'è davvero grande necessità ed è necessaria la massima mobilitazione".
SCUOLE EVACUATE - Ad Ancona, docenti, studenti e personale delle scuole medie Pascoli sono usciti e si sono radunati nel punto di raccolta. Istituti evacuati anche nel Pesarese, nel Fermano e a Rimini. Non è stato necessario invece evacuare le scuole delle località nel sud delle Marche (più vicine all'epicentro del nuovo evento sismico nell'Aquilano), dato che la maggior parte sono chiuse oggi a causa della neve. E viene confermata la decisione di sospendere le attività didattica fino a sabato 21 gennaio compreso per le scuole e gli asili comunali di Macerata. La decisione è stata presa dal sindaco, in accordo con la Protezione civile, per disporre sopralluoghi nei diversi plessi scolastici. Le lezioni riprenderanno il 23 gennaio. Anche ad Ascoli Piceno giovedì le scuole di ogni ordine e grado resteranno chiuse. La sospensione riguarderà, oltre all'attività didattica, anche le attività amministrative e di segreteria. Scuole chiuse per la neve anche giovedì a Urbino.
MACERATA - A Macerata molti cittadini, nel capoluogo cosiccome in altri paesi della provincia, si sono riversati in strada. Alcuni negozianti hanno deciso di chiudere le attività e di andare a casa. Treno bloccato a San Severino. Stazione ferroviaria presa d'assalto / FOTO - Fuga in strada a Tolentino / FOTO.
ASCOLI - Le scosse hanno fatto tremare Ascoli Piceno e tutta la sua provincia. Il sindaco Castelli chiede l'esercito. Paura tra la popolazione dal capoluogo fino alla costa adriatica, a San Benedetto del Tronto. La terra ha iniziato a scuotere le case e i palazzi in maniera lenta, poi sempre più veloce e forte in maniera sussultoria. Tanto da far pensare a molti residenti che si fosse tornati ad una situazione simile a quella di ottobre 2016. Gente in strada, con condizioni ancora peggiori di quelle estive per via della neve e del ghiaccio presente all'esterno. Urla e grida di disperazione.
SITUAZIONE STRADE NELLE MARCHE. Resta critica la situazione della viabilità interna nelle Marche a causa di neve e ghiaccio. La Superstrada Salaria è ancora chiusa al traffico fra Acquadanta Terme e Arquata del Tronto; interrotto anche un tratto della Ss 77 Val di Chienti, fra Muccia e Foligno, dove alcuni mezzi pesanti si sono messi di traverso sulla sede stradale. Interdetto alla circolazione il valico di Colfiorito, dove è in corso una bufera di neve.La provinciale per Visso è stata riaperta ma su una sola corsia di marcia. La Sala operativa della Protezione civile regionale non segnala emergenze delle ultime ore, anche se a causa della restano isolate molte frazioni: a Gualdo, Sarnano, Pieve Torina in provincia di Macerata, e in vari comuni delle province di Ascoli Piceno e Fermo: Acquasanta, Montemonaco, Montegallo. Domani si tenterà di raggiugerle con elicotteri dei vigili del fuoco, e con automezzi gommati in arrivo dal Nord Italia.
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— INGVterremoti (@INGVterremoti) 18 gennaio 2017