Macerata, 10 luglio 2013 - Tornano le ‘classi pollaio’, con una media di 28-30 iscritti per aula e picchi di 37 alunni in una sola classe, come nelle Marche. Lo denuncia l’Anief, spiegando che si tratta di “una vergogna nazionale derivante dal fatto che negli ultimi 5 anni lo Stato ha tagliato 200mila posti tra docenti e Ata, tenuto ai margini 150mila precari abilitati vincitori di concorso e cancellato quasi 2mila scuole.

Il Pd annuncia un’interrogazione parlamentare”. Per il prossimo anno scolastico, spiega il sindacato, seppure in presenza di 30mila alunni in più distribuiti nelle varie scuole, il Miur “non vuol sentire parlare di incremento di docenti ma intende attenersi alla legge 111/2011, che impone lo stesso numero di insegnanti dell’anno precedente. Ciò comporterà un numero sempre più alto di alunni per classe, che si aggira ormai mediamente sulle 28-30 unità”.

Con punte da record: la rivista specializzata 'Orizzonte Scuola' riporta che nelle Marche sono state formate prime classi da 33 alunni al linguistico di Pesaro e al Benincasa di Ancona; ci sono poi 36 iscritti al liceo Rinaldini di Ancona e addirittura 37 allo scientifico di Tolentino.

Ma quella dell’incremento di alunni non compensato da un aumento di docenti “è ormai storia vecchia: negli ultimi cinque anni, a fronte di una vistosa maggiorazione di iscritti negli istituti pubblici, pari a quasi 100mila alunni, i Governi che si sono succeduti hanno avuto la ‘faccia tosta’ - prosegue l’Anief - di eliminare quasi 2mila scuola, 200mila posti tra docenti e personale Ata (amministrativi, tecnici ed ausiliari). Con il risultato che quelli che erano nati, durante la gestione Gelmini, come limiti numerici da adottare in casi eccezionali, sono diventati la norma: nella scuola d’infanzia si è passati da 28 a 29 alunni, alla primaria da 25 a 28 ed alle superiori si sono concesse deroghe fino alla presenza di 33 alunni per classe”.