Macerata, 20 febbraio 2012 - ARCHIVIATA l’emergenza maltempo, arriva il momento di fare le prime stime dei danni. E oltre al conto salato per spazzaneve, personale e spese varie, il Comune dovrà mettere mano al portafogli anche per sistemare le strade cittadine. Già perché la neve ha lasciato in eredità delle strade martoriate. Le infiltrazioni d’acqua e il passaggio di mezzi spazzaneve e macchine con le catene hanno infatti danneggiato l’asfalto delle strade maceratesi.

Le buche sulle vie cittadine si sono moltiplicate e in alcuni punti il fondo stradale è ridotto a groviera. Basta fare un giro per il capoluogo (così come per le strade di tutta la provincia) per rendersene conto. In via Ancona, nel rione Marche, la neve si è mangiata un tratto di asfalto di alcuni metri. Stesso discorso lungo la strada che porta al tribunale. Grosse buche si sono create anche in fondo a via Roma, poco prima della rotatoria di fronte alla caserma della Guardia di Finanza, e in via Lorenzoni. E l’elenco potrebbe proseguire a lungo.

Per il Comune (ma la situazione è la stessa in tutti centri in cui è nevicato) si profila quindi un bel grattacapo. Che si aggiunge peraltro alle spese accumulatesi nella prima fase dell’emergenza neve. Il sindaco Romano Carancini ha già abbozzato una prima stima: il conto per il Comune sfiorerebbe addirittura il mezzo milione di euro. Con questi chiari di luna, un imprevisto non di poco conto. Tanto che il sindaco ha già chiesto che le spese per l’emergenza maltempo possano essere escluse dai rigidi vincoli del patto di stabilità. Oltre al profilo economico, l’amministrazione dovrà poi affrontare quello politico. La settimana prossima sarà infatti discusso in consiglio comunale un ordine del giorno che stigmatizza l’operato del sindaco nel corso delle due settimane di passione a inizio febbraio. Intanto sul nostro portale internet, la maggioranza dei lettori promuove l’operato di Carancini. Per il 51 per cento dei votanti, infatti, l’amministrazione ha gestito bene l’emergenza neve.