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di CRISTINA DEGLIESPOSTI
«LA MOTO GP non è affatto un discorso sfumato». Lo ha sostenuto ieri nel corso della commissione autodromo, in Comune, l’amministratore delegato di Formula Imola, Walter Sciacca che, insieme al presidente Uberto Selvatico Estense, ha affrontato questo e altri temi nel faccia a faccia con i consiglieri comunali. «Il problema che Carmelo Ezpeleta (patron del Motomondiale, ndr) ha sollevato in un nostro incontro al Mugello scaturito dai contatti del dottor Costa — ha spiegato Sciacca — è se tre gran premi moto in Italia si possano danneggiare a vicenda. Nel 2011 a Misano scade il contratto e dobbiamo vedere se lo rinnoveranno. Non è sfumata la possibilità di portare la MotoGp a Imola, ma dobbiamo valutare se conviene a tutti. Nel caso Misano si ritiri è un conto, ma noi abbiamo anche proposto un’alternanza: un anno a Imola e un anno a Misano». Il percorso è ancora lungo quindi e, come ricorda Sciacca, «Ezpeleta è attento a non mettere gli autodromi nelle condizioni di non riuscire a onorare i contratti. Comunque di soldi con lui non abbiamo neanche parlato».

LE MIRE di Formula Imola al momento si concentrano in buona parte nel far diventare l’Enzo e Dino Ferrari «un polo internazionale per la guida sicura in una parte del paddock, con l’appoggio dei ministeri competenti». Ma la commissione di ieri è stata teatro anche di un ritorno sul fattore ‘rumori’ e sul fronte che la società ha aperto con il Comitato autodromo. «Non ho mai incontrato cittadini che abbiano chiesto di chiudere l’autodromo, nemmeno nel comitato – ha sottolineato l’assessore all’Autodromo, Monica Campagnoli —. Il Comune è pronto a un dialogo per trovare un equilibrio tra le attività del circuito e i residenti. Questo però se le polemiche non sono fini a se stesse». Il presidente di Con.Ami, Daniele Montoni, ha ribadito che si tratta di «un circuito cittadino, ma che deve lavorare più di 130 giornate all’anno per preservare l’indotto e il bilancio della società». Sciacca ha affrontato la questione decibel spiegando che a Spa (Belgio) «il limite è di 95 dB, da noi 70. A luglio, in due giornate senza eventi, i fonometri hanno rilevato 70,6 dB solo per delle cicale». Che dire però, la legge è questa e anche da diversi anni. Il verde Mauro Barnabè è stato l’unico consigliere di maggioranza a sostenere che «con il curatore le giornate in deroga non sono state rispettate», mentre Giuseppe Palazzolo (Per Imola) ha sottolineato come «le lettere dell’Arpa sulla mancanza di dati fonometrici si sono ‘arenate’ negli uffici comunali senza arrivare agli assessori».

RICCARDO Mondini (Ucd) ha chiesto ancora una volta chi ci sia dietro alla società lussemburghese che possiede parte della Motorsport Events di Selvatico Estense, «per trasparenza – ha detto - visto che Formula Imola diventerà una società a maggioranza pubblica». A questo però Selvatico Estense non ha riposto, replicando che quando Mondini sollevò il problema non lo querelò «solo perché mi chiese il sindaco di abbassare i toni». Le provocazioni non sono mancate nemmeno da Guido Boschi (Gruppo misto) che, sul tema speculazioni, ha citato «fantomatiche capacità di chiaroveggenza di alcuni che vendono terreni agricoli diventati poi edificabili». Solo la replica di Selvatico Estense ha fatto capire che l’attacco era diretto a suo padre: «Ma in quel caso lui vendette, non acquisto. Quindi non c’è speculazione». Ma il presidente non ha mancato di ribadire il suo pensiero: «Chi vuole che l’autodromo chiuda, vuol fare speculazione edilizia».