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di ENRICO AGNESSI
QUASI 2.000 metri quadrati di eternit rimosso e sostituto da decine di pannelli fotovoltaici. Il Comune la definisce unoperazione di «green economy solidale» quella portata a termine sui magazzini comunali di via Poiano e presentata ieri mattina. Lintervento, per un investimento complessivo di 400mila euro, ha portato alla rimozione del cemento amianto da cinque tetti e al posizionamento dei pannelli su quattro. Il tutto senza costi per lamministrazione, visto che a farsi carico dellinvestimento è il consorzio di cooperative sociali SolCo, grazie ai finanziamenti del Conto energia e a una partnership attivata con la società di consulenza Pro-fin, il consorzio Opera e la Banca di credito cooperativo della Romagna occidentale, che ha finanziato loperazione con tassi di interesse e richieste di garanzie particolarmente vantaggiose. Al progetto hanno partecipato solo aziende imolesi, fornitori di materiale compresi.
CON I PANNELLI installati si conta di produrre 153.000 Kwh allanno, con un risparmio di 13,6 Tonnellate equivalenti di petrolio (Tep) e 28 tonnellate di Co2 non immesse nellatmosfera. Per il Comune si parla di un risparmio di oltre 100mila euro.«Con questo progetto si saldano insieme ambiente, cultura, economia e sociale», sottolinea il sindaco Daniele Manca. «Questa può diventare una chiave per costruire nuova economia e nuova occupazione», aggiunge il primo cittadino, che ne approfitta per chiedere al prossimo Governo un intervento che riduca i costi per lo smaltimento dellamianto (per far «ripartire ledilizia» e ridurre i rischi di infiltrazione da parte della criminalità organizzata).
Intanto, il «messaggio» che viene diffuso grazie al progetto su via Poiano è che «quanto capitato qui è possibile realizzarlo non solo per il pubblico ma anche per le imprese e le famiglie», conclude Manca.
«Siamo riusciti a portare a termine un intervento dalla sicura valenza ambientale e sociale commenta soddisfatta Raffaella Salieri, assessore alle Opere pubbliche . È una strategia che questa amministrazione si è data a partire dal 2011, quando si è deciso di rimuovere materiali contenenti fibre di amianto, anche se confinati. Tutto senza interferire con i vincoli del Patto di stabilità e con modalità di finanziamento sempre diverse». Come ricordato dallassessore, quello di via Poiano è infatti solo lultimo di una serie di interventi finalizzati alla rimozione dellamianto dagli edifici pubblici, mentre altri progetti analoghi a quello presentato oggi sono già in cantiere: uno riguarda lautodromo ed e in corso di completamento, un altro verrà invece attuato sulla piscina grazie ad un bando regionale vinto dal Comune.
di ENRICO AGNESSI
QUASI 2.000 metri quadrati di eternit rimosso e sostituto da decine di pannelli fotovoltaici. Il Comune la definisce unoperazione di «green economy solidale» quella portata a termine sui magazzini comunali di via Poiano e presentata ieri mattina. Lintervento, per un investimento complessivo di 400mila euro, ha portato alla rimozione del cemento amianto da cinque tetti e al posizionamento dei pannelli su quattro. Il tutto senza costi per lamministrazione, visto che a farsi carico dellinvestimento è il consorzio di cooperative sociali SolCo, grazie ai finanziamenti del Conto energia e a una partnership attivata con la società di consulenza Pro-fin, il consorzio Opera e la Banca di credito cooperativo della Romagna occidentale, che ha finanziato loperazione con tassi di interesse e richieste di garanzie particolarmente vantaggiose. Al progetto hanno partecipato solo aziende imolesi, fornitori di materiale compresi.
CON I PANNELLI installati si conta di produrre 153.000 Kwh allanno, con un risparmio di 13,6 Tonnellate equivalenti di petrolio (Tep) e 28 tonnellate di Co2 non immesse nellatmosfera. Per il Comune si parla di un risparmio di oltre 100mila euro.«Con questo progetto si saldano insieme ambiente, cultura, economia e sociale», sottolinea il sindaco Daniele Manca. «Questa può diventare una chiave per costruire nuova economia e nuova occupazione», aggiunge il primo cittadino, che ne approfitta per chiedere al prossimo Governo un intervento che riduca i costi per lo smaltimento dellamianto (per far «ripartire ledilizia» e ridurre i rischi di infiltrazione da parte della criminalità organizzata).
Intanto, il «messaggio» che viene diffuso grazie al progetto su via Poiano è che «quanto capitato qui è possibile realizzarlo non solo per il pubblico ma anche per le imprese e le famiglie», conclude Manca.
«Siamo riusciti a portare a termine un intervento dalla sicura valenza ambientale e sociale commenta soddisfatta Raffaella Salieri, assessore alle Opere pubbliche . È una strategia che questa amministrazione si è data a partire dal 2011, quando si è deciso di rimuovere materiali contenenti fibre di amianto, anche se confinati. Tutto senza interferire con i vincoli del Patto di stabilità e con modalità di finanziamento sempre diverse». Come ricordato dallassessore, quello di via Poiano è infatti solo lultimo di una serie di interventi finalizzati alla rimozione dellamianto dagli edifici pubblici, mentre altri progetti analoghi a quello presentato oggi sono già in cantiere: uno riguarda lautodromo ed e in corso di completamento, un altro verrà invece attuato sulla piscina grazie ad un bando regionale vinto dal Comune.
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