{{IMG}} 2012-10-26
di ENRICO AGNESSI
VAMPIRI, mantelli e zombie proprio non gli piacciono: per questo don Fabio Arlati propone agli imolesi un rosario di riparazione contro i riti di Halloween, «una festa cattolica svuotata di luce dai protestanti e riempita di tenebre dagli occultisti».
Mercoledì sera, vigilia di Ognissanti, il sacerdote (teologo, ingegnere meccanico e presidente del Gris di Imola) invita tutti a lasciare da parte lormai celebre dolcetto o scherzetto e a preferirgli un convegno al teatro parrocchiale di Sesto Imolese. Al termine dellincontro, organizzato dalla parrocchia di Santa Maria Assunta e incentrato tutto sul «vero significato» della festa in questione, don Arlati celebrerà una via Lucis, appuntamento nel quale si ricordano gli eventi della vita di Cristo e della Chiesa nascente: dalla risurrezione di Gesù fino alla Pentecoste. Al termine della via Lucis, spazio alladorazione notturna e al «rosario di riparazione dei riti di occultismo che si compiranno in questa santa notte», si legge nella locandina che pubblicizza levento. Non è la prima volta che don Arlati propone ai fedeli un Halloween alternativo.
QUELLA di questanno è infatti la sesta edizione del convegno seguito dal momento di preghiera. «I celti festeggiavano i defunti in maniera gioiosa ed erano in comunione con loro spiega il sacerdote . Avevano una visione completamente diversa di questo appuntamento che però poi con il tempo è stato collegato a tuttaltro. I protestanti hanno svuotato la festa del suo significato originario, e così oggi si preferisce celebrare la disperazione. E gli zombi». Insomma, i seguaci delle zucche e degli appuntamenti in maschera ispirati a Lucifero faranno bene a tenersi lontani da Sesto Imolese. «La loro è unantifesta occultista e falsa attacca don Arlati . Unirrisione blasfema dellaffetto dei nostri defunti. Ci sono anche delle agenzie che su Internet organizzano dei tour allesterno dei cimiteri. Invece bisogna valorizzare la nostra festa cattolico-celtica. Bisogna capire che Gesù ci ha liberato dalla paura del demonio e che i defunti non torneranno per vendetta».
Il pericolo, secondo il sacerdote, è che dallo scherzo si passi poi a qualcosa di decisamente più serio. In una parola, satanismo. «Mi preoccupo per le giovani generazioni conclude don Arlati , alle quali vogliono far credere che loccultismo sia un qualcosa di facile e festoso. Ma stiano attenti: si inizia con il gioco e si finisce con il rito, dove la finzione e la realtà si mischiano».
di ENRICO AGNESSI
VAMPIRI, mantelli e zombie proprio non gli piacciono: per questo don Fabio Arlati propone agli imolesi un rosario di riparazione contro i riti di Halloween, «una festa cattolica svuotata di luce dai protestanti e riempita di tenebre dagli occultisti».
Mercoledì sera, vigilia di Ognissanti, il sacerdote (teologo, ingegnere meccanico e presidente del Gris di Imola) invita tutti a lasciare da parte lormai celebre dolcetto o scherzetto e a preferirgli un convegno al teatro parrocchiale di Sesto Imolese. Al termine dellincontro, organizzato dalla parrocchia di Santa Maria Assunta e incentrato tutto sul «vero significato» della festa in questione, don Arlati celebrerà una via Lucis, appuntamento nel quale si ricordano gli eventi della vita di Cristo e della Chiesa nascente: dalla risurrezione di Gesù fino alla Pentecoste. Al termine della via Lucis, spazio alladorazione notturna e al «rosario di riparazione dei riti di occultismo che si compiranno in questa santa notte», si legge nella locandina che pubblicizza levento. Non è la prima volta che don Arlati propone ai fedeli un Halloween alternativo.
QUELLA di questanno è infatti la sesta edizione del convegno seguito dal momento di preghiera. «I celti festeggiavano i defunti in maniera gioiosa ed erano in comunione con loro spiega il sacerdote . Avevano una visione completamente diversa di questo appuntamento che però poi con il tempo è stato collegato a tuttaltro. I protestanti hanno svuotato la festa del suo significato originario, e così oggi si preferisce celebrare la disperazione. E gli zombi». Insomma, i seguaci delle zucche e degli appuntamenti in maschera ispirati a Lucifero faranno bene a tenersi lontani da Sesto Imolese. «La loro è unantifesta occultista e falsa attacca don Arlati . Unirrisione blasfema dellaffetto dei nostri defunti. Ci sono anche delle agenzie che su Internet organizzano dei tour allesterno dei cimiteri. Invece bisogna valorizzare la nostra festa cattolico-celtica. Bisogna capire che Gesù ci ha liberato dalla paura del demonio e che i defunti non torneranno per vendetta».
Il pericolo, secondo il sacerdote, è che dallo scherzo si passi poi a qualcosa di decisamente più serio. In una parola, satanismo. «Mi preoccupo per le giovani generazioni conclude don Arlati , alle quali vogliono far credere che loccultismo sia un qualcosa di facile e festoso. Ma stiano attenti: si inizia con il gioco e si finisce con il rito, dove la finzione e la realtà si mischiano».
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