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di CLAUDIO BOLOGNESI
— CASTEL SAN PIETRO—
«NON EMETTEREMO alcuna ordinanza, ci atterremo come sempre a quelle che sono le normative in vigore nel nostro Paese per quanto concerne l’uso e l’esposizione di animali per attività di spettacolo e di intrattenimento del pubblico».

CASTEL SAN PIETRO ‘apre’ le proprie porte al circo, o per meglio dire, rispetto alla ‘vicina di casa’ Imola, evita di serrarle. A neppure un mese dalla fuga in città e dalla morte per arresto cardiaco della giraffa Alexander del circo Martini avvenuta a Imola — con successivo vespaio di polemiche e ordinanza emessa dal sindaco Daniele Manca (con tempistica decisamente opinabile) che proibiva l’uso per gli spettacoli degli animali —, Castel San Pietro Terme, che da oggi fino a fine mese al parco Scania ospiterà il Circo Royal (pubblicizzato nei manifesti proprio con una giraffa in primo piano) fino a fine mese, decide invece di agire diversamente.
«MANTERREMO in vigore nel nostro Comune le stesse normative che sono in vigore sul territorio nazionale», ribadisce il primo cittadino Sara Brunori che evita accuratamente (e comprensibilmente) ogni genere di polemica col vicino di casa e coinquilino politico Manca.
SEMPLICEMENTE, Castel San Pietro farà come sempre ha fatto, e poco importa se l’opinione pubblica da domani in poi potrà sarcasticamente sorridere al pensiero che, in fondo, basterà attraversare il Sillaro per passare il confine tra l’inospitale tundra siberiana imolese e la savana castellana. A chiederlo a loro, ai reclusi a quattro zampe abituati a ben altri climi e ben altri spazi, risponderebbero sicuramente che, lungo Sillaro o lungo Santerno, differenza proprio non ce n’è, sempre in gabbia si sta. Giusto che a Imola per una settimana non si fanno neppure le due ore d’aria, quelle che a Castel San Pietro trascorreranno in pista da questa sera per divertire grandi e piccini.