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CASTEL DEL RIO
«ERANO anni difficili e nelle zone della gotica orientale la crisi si faceva sentire: il Dopoguerra aveva messo in ginocchio unintera nazione, che, per rialzarsi, in zone come la nostra, ha dovuto reinventarsi. Da qui nasce il riciclo e la pratica del riuso bellico». A spiegarlo è il faentino Bruno Zama, coautore insieme al bolognese Jean Pascale Marcacci, del libro I riciclanti della linea gotica, che verrà presentato domani alle 18 a Castel del Rio al Museo della Guerra. «Gli artigiani e i contadini racconta Zama andavano nei campi e convertivano gli oggetti bellici trovati in utensili di uso quotidiano ed assolutamente pacifico. Così un elmetto di un soldato tedesco diventava un catino o, traforato con un trapano, uno scolapasta. I fili del telefono venivano impiegati per impagliare sedie o damigiane al posto della paglia, irreperibile per la presenza delle mine nei campi. Ancora, dalla stoffa dei paracaduti si ricavavano camicette, lenzuola o abiti da sposa».
IL LIBRO, diviso in due parti, una narrativa ed una fotografica, è una testimonianza di storie di riciclo che riguardano da vicino il territorio romagnolo: «Gli episodi di vita vera di alcune persone e della loro esperienza di riuso bellico continua Zama sono accompagnate da una antologia di foto, circa trecentocinquanta, che testimoniano alcuni interventi più significativi. Cè per esempio la storia di chi, come mestiere, si è ritrovato a modificare bossoli per creare dei tubi; la foto di un cannone tedesco che, vicino a Forlì, è servito come base per un lampione».
La presentazione del libro, alla presenza dei due autori, sarà accompagnata dallocarina di Michele Carnevali, che suonerà musiche a tema della seconda guerra mondiale, e dalle sculture dellartista del riciclo Franco Bianchi. La cornice del Museo della Guerra offrirà poi agli intervenuti la possibilità di vedere alcuni pezzi delle collezioni private: «Alcuni oggetti, specialmente legati al mondo dellalimentazione conclude Zama sono in mostra a Castel del Rio dallo scorso aprile. Domani sarà loccasione per integrare la vetrinetta di alcuni pezzi e per spiegare con le parole del libro, quanto esposto in mostra».
Elena Gurioli
CASTEL DEL RIO
«ERANO anni difficili e nelle zone della gotica orientale la crisi si faceva sentire: il Dopoguerra aveva messo in ginocchio unintera nazione, che, per rialzarsi, in zone come la nostra, ha dovuto reinventarsi. Da qui nasce il riciclo e la pratica del riuso bellico». A spiegarlo è il faentino Bruno Zama, coautore insieme al bolognese Jean Pascale Marcacci, del libro I riciclanti della linea gotica, che verrà presentato domani alle 18 a Castel del Rio al Museo della Guerra. «Gli artigiani e i contadini racconta Zama andavano nei campi e convertivano gli oggetti bellici trovati in utensili di uso quotidiano ed assolutamente pacifico. Così un elmetto di un soldato tedesco diventava un catino o, traforato con un trapano, uno scolapasta. I fili del telefono venivano impiegati per impagliare sedie o damigiane al posto della paglia, irreperibile per la presenza delle mine nei campi. Ancora, dalla stoffa dei paracaduti si ricavavano camicette, lenzuola o abiti da sposa».
IL LIBRO, diviso in due parti, una narrativa ed una fotografica, è una testimonianza di storie di riciclo che riguardano da vicino il territorio romagnolo: «Gli episodi di vita vera di alcune persone e della loro esperienza di riuso bellico continua Zama sono accompagnate da una antologia di foto, circa trecentocinquanta, che testimoniano alcuni interventi più significativi. Cè per esempio la storia di chi, come mestiere, si è ritrovato a modificare bossoli per creare dei tubi; la foto di un cannone tedesco che, vicino a Forlì, è servito come base per un lampione».
La presentazione del libro, alla presenza dei due autori, sarà accompagnata dallocarina di Michele Carnevali, che suonerà musiche a tema della seconda guerra mondiale, e dalle sculture dellartista del riciclo Franco Bianchi. La cornice del Museo della Guerra offrirà poi agli intervenuti la possibilità di vedere alcuni pezzi delle collezioni private: «Alcuni oggetti, specialmente legati al mondo dellalimentazione conclude Zama sono in mostra a Castel del Rio dallo scorso aprile. Domani sarà loccasione per integrare la vetrinetta di alcuni pezzi e per spiegare con le parole del libro, quanto esposto in mostra».
Elena Gurioli
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