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È MORTO nei giorni scorsi Angelo Riccheo, carabiniere originario di Barletta (ma imolese dadozione) conosciuto in città soprattutto per il suo grande impegno nel tenere vivo il ricordo delle deportazioni nei campi di concentramento nazisti. Riccheo, al quale nel 2009 il presidente della Repubblica aveva conferito anche la medaglia donore, avrebbe compiuto 87 anni il prossimo 23 agosto.
ERA ENTRATO nellArma dei Carabinieri allinizio di settembre del 1943, non appena compiuti i 18 anni dordinanza. Giovanissimo e in un periodo storico tuttaltro che sereno per il nostro Paese, con lesercito allo sbando dopo la firma dellarmistizio. Non a caso, il 7 ottobre dello stesso anno Riccheo viene catturato nella scuola della caserma di Roma dalle truppe tedesche e deportato in Germania (in un territorio oggi appartenente allAustria) dove rimane rinchiuso in un campo di concentramento fino allaprile del 1945.
Finita la guerra, tra il 1950 e il 1960, durante il periodo dellamministrazione fiduciaria italiana della Somalia, Riccheo vive nel paese africano per ragioni di servizio. Qui insegna alla popolazione locale nella scuola organizzata dai Carabinieri.Una volta rientrato in Italia viene trasferito a Imola, dove trascorrerà il resto della carriera terminata con il congedo del 1986, dopo ben 43 anni di onorato servizio.
DAL 1994, Riccheo ha anche rivestito il ruolo di «facente funzioni di segretario» nella sezione cittadina dellassociazione nazionale degli ex internati, ente morale dei reduci dai lager nazisti istituito con decreto del presidente della Repubblica nel 1948, la cui divisione bolognese, dalla quale Imola dipendeva, è stata chiusa nel gennaio 2010 «per letà avanzata dei componenti del consiglio direttivo».
LANNO PRIMA, il carabiniere aveva ricevuto la medaglia donore da parte del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel corso delle celebrazioni per il Giorno della Memoria. La documentazione relativa alla permanenza di Riccheo in Somalia è conservata ancora oggi nellarchivio della Biblioteca comunale di Imola.
È MORTO nei giorni scorsi Angelo Riccheo, carabiniere originario di Barletta (ma imolese dadozione) conosciuto in città soprattutto per il suo grande impegno nel tenere vivo il ricordo delle deportazioni nei campi di concentramento nazisti. Riccheo, al quale nel 2009 il presidente della Repubblica aveva conferito anche la medaglia donore, avrebbe compiuto 87 anni il prossimo 23 agosto.
ERA ENTRATO nellArma dei Carabinieri allinizio di settembre del 1943, non appena compiuti i 18 anni dordinanza. Giovanissimo e in un periodo storico tuttaltro che sereno per il nostro Paese, con lesercito allo sbando dopo la firma dellarmistizio. Non a caso, il 7 ottobre dello stesso anno Riccheo viene catturato nella scuola della caserma di Roma dalle truppe tedesche e deportato in Germania (in un territorio oggi appartenente allAustria) dove rimane rinchiuso in un campo di concentramento fino allaprile del 1945.
Finita la guerra, tra il 1950 e il 1960, durante il periodo dellamministrazione fiduciaria italiana della Somalia, Riccheo vive nel paese africano per ragioni di servizio. Qui insegna alla popolazione locale nella scuola organizzata dai Carabinieri.Una volta rientrato in Italia viene trasferito a Imola, dove trascorrerà il resto della carriera terminata con il congedo del 1986, dopo ben 43 anni di onorato servizio.
DAL 1994, Riccheo ha anche rivestito il ruolo di «facente funzioni di segretario» nella sezione cittadina dellassociazione nazionale degli ex internati, ente morale dei reduci dai lager nazisti istituito con decreto del presidente della Repubblica nel 1948, la cui divisione bolognese, dalla quale Imola dipendeva, è stata chiusa nel gennaio 2010 «per letà avanzata dei componenti del consiglio direttivo».
LANNO PRIMA, il carabiniere aveva ricevuto la medaglia donore da parte del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel corso delle celebrazioni per il Giorno della Memoria. La documentazione relativa alla permanenza di Riccheo in Somalia è conservata ancora oggi nellarchivio della Biblioteca comunale di Imola.
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