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LE ECCELLENZE imolesi arrivano in Cina e, novità assoluta, per un progetto di restauro. E la Cina è arrivata da loro, nelle vesti del professore e imprenditore di Shanghai Cao Yong Kang, giunto sabato scorso per visitare rilevanti cantieri romagnoli. Strizzando l’occhio all’economia locale. L’ospite cinese, infatti, è arrivato anche per concludere accordi, oltre che con l’Università di Bologna, anche con le aziende del gruppo TRIxS, del Consorzio Ciro Menotti. Fra le bellezze visitate da Cao, spicca anche Santa Maria in Regola, gioiello di epoca bizantina, il cui restauro è stato promosso e finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Imola. Il complesso lavoro di recupero, che già ha interessato la chiesa, da quest’anno riguarderà i chiostri. La fase di studio è durato circa cinque anni (dal 2004 al 2009), è l’intervento è davvero unico nel suo genere per essere un esempio di ‘metodo nostrano’, un modello per indagini conoscitive di edifici storici, ora balzato all’attenzione internazionale. A spiegarlo nel dettaglio Andrea Nanetti, docente all’Università americana di Atene e di Modena. «Questo intervento rappresenta tutta la filiera del restauro esemplare. Si è basato interamente sulle ricerche d’archivio di Santa Maria. In Cina si stanno affacciando ora a questo tipo di restauro documentato e inserito nelle aree urbane circostanti».
LA PARTNERSHIP con Cao Yong Kang, professore all’università di Jiao Tong di Shanghai e responsabile di progettazione dello spin off accademico Jiaodaandi, è iniziata lo scorso giugno, durante la Settimana della scienza e della teconologia di Shanghai, cui ha partecipato anche Nanetti come delegato UE. A settembre poi, nel corso di un summit italo-cinese all’Expo, è stato presentato il volume ‘L’abbazia benedettina di S.Maria in Regola. Quindici secoli di storia imolese’, in due tomi. Fra i curatori, oltre Nanetti, c’è anche l’architetto Mario Giberti, che ha accompagnato l’ospite nella visita per la città, fra cui Palazzo Vespignani. Cao, accompagnato da una delegazione guidata dal presidente della Fondazione Sergio Ianti, è rimasto affascinato dalle bellezze imolesi, prima tappa del suo gran tour, che proseguirà all’università di Bologna. Questa collaborazione, frutto di rapporti portati avanti per mesi, è però soltanto all’inizio. ‘In cantiere’, infatti, ci sono anche un accordo con l’Ateneo di Bologna, una scuola privata di restauro per studenti cinesi a Ravenna (con corsi tenuti in lingua madre) e una collaborazione tra le aziende del territorio e cantieri di Shanghai.
Letizia Gamberini