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«SE IL numero degli immigrati cresce significa che il territorio è sano, che leconomia, malgrado la crisi, è in movimento e genera occasioni di lavoro». Non ha dubbi Siid Negash, vicepresidente di Next generation Italy, «associazione imolese di ragazzi di seconda generazione spiega nata per la tutela dei giovani stranieri e italiani». Siid, giunto in Italia dallEritrea nel 99 per studiare al Dams, lavora attualmente come educatore in una cooperativa, che si occupa di giovani dai 14 ai 18 anni. «Essere straniero si è rivelata una risorsa confida perché i ragazzi immigrati mi vedono come punto di riferimento. Per la mia esperienza i problemi dei ragazzi che arrivano da altri Paesi non sono troppo dissimili da quelli dei loro coetanei italiani. Il conflitto con gli adulti, forse più acuto negli stranieri a causa di una maggiore rigidità dei genitori riguardo alcuni argomenti, è protagonista». Il fumo sembra essere uno dei temi più caldi del confronto tra genitori e figli. «E piuttosto malvisto da madri e padri straniere conferma Siid . Sullabbigliamento invece, in base alla mia esperienza, vedo molta più tolleranza». A maggio 2010, Next generation ha organizzato Iomla interculture - tutti differenti nessuno indifferente, tre giorni di musica, danze e spettacoli, dedicati allo scambio e al confronto tra diverse culture, comprese quelle del sud e nord Italia.
SI CONSIDERA integrato? (Ride): «Non saprei, non ho ancora ben capito cosa significa integrazione. Vivo serenamente in un contesto italiano, ma le mie origini continuano a fare parte di me, come in un tuttuno. Non riesco a non sentirmi quasi italiano, nè a fare a meno di quello che ho respirato nel mio Paese. Ecco, se questa è integrazione, io sono integrato».
l. d. n.
«SE IL numero degli immigrati cresce significa che il territorio è sano, che leconomia, malgrado la crisi, è in movimento e genera occasioni di lavoro». Non ha dubbi Siid Negash, vicepresidente di Next generation Italy, «associazione imolese di ragazzi di seconda generazione spiega nata per la tutela dei giovani stranieri e italiani». Siid, giunto in Italia dallEritrea nel 99 per studiare al Dams, lavora attualmente come educatore in una cooperativa, che si occupa di giovani dai 14 ai 18 anni. «Essere straniero si è rivelata una risorsa confida perché i ragazzi immigrati mi vedono come punto di riferimento. Per la mia esperienza i problemi dei ragazzi che arrivano da altri Paesi non sono troppo dissimili da quelli dei loro coetanei italiani. Il conflitto con gli adulti, forse più acuto negli stranieri a causa di una maggiore rigidità dei genitori riguardo alcuni argomenti, è protagonista». Il fumo sembra essere uno dei temi più caldi del confronto tra genitori e figli. «E piuttosto malvisto da madri e padri straniere conferma Siid . Sullabbigliamento invece, in base alla mia esperienza, vedo molta più tolleranza». A maggio 2010, Next generation ha organizzato Iomla interculture - tutti differenti nessuno indifferente, tre giorni di musica, danze e spettacoli, dedicati allo scambio e al confronto tra diverse culture, comprese quelle del sud e nord Italia.
SI CONSIDERA integrato? (Ride): «Non saprei, non ho ancora ben capito cosa significa integrazione. Vivo serenamente in un contesto italiano, ma le mie origini continuano a fare parte di me, come in un tuttuno. Non riesco a non sentirmi quasi italiano, nè a fare a meno di quello che ho respirato nel mio Paese. Ecco, se questa è integrazione, io sono integrato».
l. d. n.
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