Forlì, 13 marzo 2014 - «TORNATE a casa marocchini di m...». Questa la frase che avrebbe gridato in campo un avversario del Casablanca, storico team di immigrati residenti a Forlì ma nati in Marocco, che da anni gioca nei campionati amatoriali romagnoli.
L’offesa razzista, stando alle dichiarazioni del capitano dei nordafricani, Hansal Rachid (ex nazionale del Marocco), sarebbe risuonata sabato scorso durante una gara valida del campionato d’Eccellenza gestito dalla Uisp Forlì-Cesena. Sull’altro fronte del rettangolo di gioco, il Club Juventinità di Forlimpopoli.
Per Rachid «un insulto inaccettabile, l’ultimo di una lunga serie di ingiurie a sfondo razziale. Per questo motivo — prosegue Rachid — con decorrenza immediata ritiriamo la squadra dal campionato».
UNA DECISIONE senza precedenti, quella del Casablanca. Di una gravità estrema, specie per le conseguenze che avrà sotto il profilo sociale. Per ora resta l’amarezza per l’accaduto. Ultimo episodio di «una lunga serie di insulti a sfondo razziale. Purtroppo quasi ogni sabato è così. Non ne possiamo più. E adesso non giochiamo più» sottolinea Rachid, che ha giocato due finali della Coppa del Re (la nostra Coppa Italia) a Casablanca, con 120 mila persone sugli spalti e in tribuna il monarca marocchino. Per chi frequenta i campi del calcio amatoriale forlivese ed è animato da puro spirito sportivo, Rachid è un mito: piedi da funambolo, dribbling ubriacante.
«GIÀ LÌ per lì, sul campo, abbiamo avvertito l’arbitro di quella frase. Il direttore di gara però non ha detto nulla — sottolinea Rachid —. Ora abbiamo fatto anche un esposto alla Uisp, citando il nome del giocatore che ha detto quella frase. Di certo offese così non ne sopporteremo più. Era giunto il momento di fare qualcosa. Di prendere una decisione forte. E l’abbiamo presa».
Decisione che avrà quindi effetti immediati. Casablanca si ritira da subito. Sabato non scenderà in campo. Un brutto colpo per l’immagine della civilissima Forlì. Una brutta figura per l’Italia intera. Di cui si doveva fare a meno.
Franco Pardolesi
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