Forlì, 18 dicembre 2012 - LA MANCATA esposizione di un cartello comporterà una multa da 50mila euro. C’è anche questo particolare nel decreto del ministro Balduzzi che entrerà in vigore dal 1°gennaio 2013. I destinatari del provvedimento ministeriale sono i titolari dei pubblici esercizi dove sono installati apparecchi da gioco definiti ‘newslot’.

Le norme del decreto obbligano i titolari dei pubblici esercizi ‘all’apposizione sugli apparecchi in questione delle formule di avvertimento sul rischio di dipendenza dalla pratica di giochi con vincite in denaro, nonché le relative probabilità di vincita; all’esposizione, all’ingresso e all’interno dei locali, del materiale informativo predisposto dalle aziende sanitarie locali, diretto a evidenziare i rischi correlati al gioco e a segnalare la presenza sul territorio dei servizi di assistenza pubblici e del privato sociale dedicati alla cura e al reinserimento sociale delle persone con patologie correlate alla G.A.P. (Gioco d’azzardo patologico)’. In buona sostanza i titolari degli esercizi pubblici dovranno posizionare un’adeguata cartellonistica per informare i giocatori (veri e potenziali) dei rischi connessi a questo genere di attività.

IN CASO di violazione poi è prevista una sanzione di 50mila euro a carico del titolare. «Il problema è che nessuno è informato di questa novità — dice il direttore di Ascom - Confcommercio Forlì Alberto Zattini —. La cartellonistica e il materiale informativo previsti dalla norma devono essere predisposti dai Monopoli e dalle Ausl, ma ad oggi non risulta che abbiano ancora provveduto. Pertanto, per quanto riguarda la prima disposizione, la Fipe ha già inviato un telegramma al direttore dei Monopoli di Stato per sollecitare tale adempimenti, attesa l’imminente entrata in vigore della norma e il concomitante periodo festivo, mentre per la seconda disposizione ci siamo già attivati per sollecitare le Asl del nostro territorio. I Monopoli, da parte loro, hanno assicurato che entro la prossima settimana verrà emanata una circolare di chiarimenti». Se però il ritardo da parte degli organismi competenti continuerà, «si verificherà un’oggettiva impossibilità di adempiere all’obbligo normativo dal 1° gennaio 2013 e, di conseguenza, Fipe - Confcommercio si vedrà costretta a consigliare ai propri associati di disattivare gli apparecchi da gioco, al fine di evitare di incorrere nella grave sanzione prevista».