Forlì, 20 agosto 2012 - L'aumento dei reati in Italia nel 2011 (+5,4%) traina verso l'alto le citta' dell'Emilia-Romagna nella graduatoria in cui il peso delle denunce si fa sentire di piu'. Dietro Milano (con 294.875 crimini, 7.360 ogni 100.000 persone) si piazzano infatti Bologna e Rimini. Il capoluogo emiliano e quello della Riviera, infatti, battono perfino Roma nel dato sul numero dei reati ogni 100.000 persone: a Rimini, l'anno scorso, si sono contate 23.054 denunce cioe' 7.001 ogni 100.000 abitanti; sotto le Due torri, invece 68.582 reati, 6.914 ogni 100.000 residenti.
La classifica e' stata pubblicata oggi dal "Sole 24 ore" che ha elaborato le cifre dei reati commessi nel 2010 e 2011 rilevati dal ministero dell'Interno e scoperto che l'anno scorso ha segnato un aumento significativo delle cosiddette "attivita' predatorie", soprattutto furti in casa e borseggi per strada. In dettaglio, l'anno scorso si sono contati 2,76 milioni di reati, piu' dei 2,62 del 2010 e poco meno dei 2,8 del 2006 che diventaro9o quasi tre l'anno dopo. Il che dice anche che c'e' stato si' un peggioramento, ma anche un arretramento.
Non a caso il 'Sole' economico evidenzia anche le 15 province che hanno avuto i maggiori incrementi di reati: qui svetta Forli' con un +18,3% tra 2010 e 2011. Reggio Emilia e' invece l'unica provincia dell'Emilia-Romagna nella graduatoria dei 15 territori con i cali piu' vistosi: e' nona con un -1,8%. Certo e' che le citta' dell'Emilia-Romagna si piazzano 'bene' nell'elenco che indica dove e' maggiore la pressione delittuosa sui cittadini. Dopo Rimini e Bologna, nella top ten, in ottava piazza, ecco Ravenna: 23.205 reati, 6.028 ogni 100.000 abitanti
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