Forlì, 22 marzo 2012 - L'Imu fa segnare il record a Forlì. Un record negativo, ovviamente, visto che nel capoluogo romagnolo l'aumento di imposta è del 3.037 per cento per i contratti ''concordati'' con l'introduzione dell'Imu 2012 rispetto all'Ici 2011. A renderlo noto è Confedilizia che ha fatto un confronto per un immobile tipo sulla base di primi dati relativi ad immobili locati nei comuni che hanno gia' deliberato le nuove aliquote.

Confedilizia spiega che gli aumenti sono determinati da due fattori: l'aumento del 60% della base imponibile dell'imposta, dovuto alla variazione del moltiplicatore della rendita catastale, e l'aumento dell'aliquota applicabile.

Fra i Comuni presi in esame da Confedilizia spicca il caso di Forli' dove per un immobile di categoria A2 con classe 1 di cinque vani in locazione con contratto concordato la variazione dell'imposta comporta un aumento del 3.037% mentre a Siena e' del 300%; per lo stesso immobile di classe 2 a Parma nel passaggio dall'aliquota Ici a quella Imu la crescita e' del 748%, a La Spezia del +636%, a Savona del 359%, a Castiglione della Pescaia del 204%, a Reggio Emilia del 143%, a Salerno del 140%, ad Alba del 113%, a Ferrara del 106%. Per gli immobili locati con contratto libero, per un cinque vani di categoria A2 classe 2 gli aumenti sono contenuti fra il +92% di Alba e +204% di Castiglione della Pescaia, passando per +142% di Parma e Savona, +119% di Reggio Emilia, 106% di Salerno e Ferrara. Per lo stesso immobile di classe 1, l'aumento e' del 129% a Siena e del 124% Forli'.