Il sindaco Roberto Balzani ha dato un segnale chiarissimo. Il Comune parte civile nel processo contro Hera e Mengozzi: decisione politica molto molto pesante. Vuol dire, guardando in casa della partecipata: la rotta ora la indichiamo (anche) noi. Quello di ieri è stato l’atto finale di un braccio di ferro neanche tanto sotterraneo che va avanti da settimane, anzi da mesi.
Che cosa vogliamo fare dei rifiuti? Balzani è certo: bisogna andare oltre gli inceneritori. Ricetta grillina? Lui correggerebbe: no, ambientalista. Il sindaco ha chiarito ieri in conferenza stampa che il Comune è azionista in una società di capitale, quindi se propone qualcosa deve anche accertarsi che il progetto stia in piedi dal punto di vista economico. Nel decidere così e nel citare il collega di Bologna, Virginio Merola, Balzani tenta il colpo grosso: raddrizzare la rotta, governare un processo (non solo quello di venerdì) che rischiava di sfuggirgli di mano. Tra parentesi: non abbiamo invece capito le dichiarazioni di Massimo Bulbi, presidente della Provincia. A suo tempo ha dato le autorizzazioni ai camini, oggi è pronto a chiedere i danni. No che non è incongruente, dichiara a Luca Bertaccini. Se lo dice lui.
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