Castrocaro Terme, 23 novembre 2009 - Crocifisso obbligatorio in tutti gli edifici pubblici, istituti scolastici compresi. Il sindaco di Castrocaro Terme e Terra del Sole, Francesca Metri, adotta un provvedimento destinato a fare discutere. Infatti con un’ordinanza, firmata in data 17 novembre, il primo cittadino del paese termale impone l’adozione del simbolo religioso in tutti gli edifici pubblici presenti nel territorio comunale.
In barba alla Corte Europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo che lo scorso 3 novembre aveva detto no alla presenza del crocifisso nelle aule delle scuole.
«La sentenza di Strasburgo è inaccettabile — dichiara la Metri in maniera netta —. Le radici cristiane sono fondamenta del vivere civile!». Secondo la manager il crocifisso in classe non solo non lede la dignità di alcuno ma anzi è rappresentativo dei riferimenti storici, culturali e dei valori della nostra nazione. «L’Europa continua a ignorare le radici cristiane che unificano i nostri popoli e così facendo rischia di mortificare i principi di civiltà alla base del dettato costituzionale italiano e dei pronunciamenti sui diritti fondamentali dell’uomo», aggiunge il sindaco.
E a quanti ribattono che invece la laicità dello Stato è sancita proprio dalla Carta Costituzionale replica: «Esistono un’Europa cristiana e un’Italia cristiana che rappresentano valori di inclusione, di accettazione del prossimo e di tolleranza: alti principi con valenza civile, prima ancora che religiosa. In questo non rilevo nessuna contraddizione con la laicità dello Stato nel suo attuale ordinamento».
A partire dal 17 novembre, dunque, ci saranno quindici giorni di tempo per effettuare la ricognizione dei locali comunali al fine di dotare di crocifisso quelli che ne siano ancora sprovvisti. Con l’adozione di tale provvedimento amministrativo la Metri si allinea con vigore al parere espresso dal Consiglio di Stato nel 2006 in merito alla legittimità della esposizione del crocifisso nelle aule scolastiche e sostiene altresì il ricorso avviato dal Governo Italiano nei confronti della sentenza della Corte Europea.
Inoltre al momento l’ordinanza rappresenta un unicum a livello locale, mentre in campo nazionale già altri sindaci avevano disposto il divieto di rimuovere il crocifisso, pena l’irrogazione di una sanzione amministrativa di 500 euro. Oltre ad aprire dibattiti, la decisione è dunque destinata a proiettare la Metri alla ribalta mediatica.
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