QUINTO CAPPELLI
Cronaca

Emergenza idrica a San Benedetto in Alpe, il sindaco: "Evitate sprechi"

Rifornimenti con le autobotti, Toledo: "Le sorgenti che forniscono l’acqua al paese hanno diminuito drasticamente la loro portata"

Un’autobotte di Hera rifornisce i cittadini

San Benedetto in Alpe, 19 agosto 2017 - La lunga e perdurante siccità ha ridotto alla sete anche San Benedetto in Alpe, dopo Modigliana. Infatti, da ieri mattina due autobotti di Hera della capienza di 13 metri cubi (circa 130 quintali), provenienti da Modigliana, stanno facendo la spola per integrare la produzione di Romagna Acque Società delle Fonti (in pratica la sorgente della Brenzica, all’imbocco della valle dell’Acquacheta). Le autobotti vanno a riempire il serbatoio del paese alla Croce di Rinuccioli, che serve tutta San Benedetto, Bocconi e le case sparse fino a Portico, mentre il paese di Portico è servito d’estate da una seconda sorgente storica che capta l’acqua dall’alveo del fiume Montone, in località San Pietro.

Il sindaco di Portico e San Benedetto, Luigi Toledo, ieri ha lanciato via telefono l’Alert system a tutti i cittadini, invitandoli a «consumare acqua solo per usi domestici e non per innaffiare giardini, orti e altri usi simili». Per ora il sindaco non ha emesso ordinanze di razionamento, ma un provvedimento per vietare la sosta a San Benedetto in Alpe, lungo la strada provinciale da Molino a Poggio, «per permettere un transito agevole per le autobotti che vanno a rifornire l’acquedotto del paese». Spiega il primo cittadino: «Non siamo all’emergenza assoluta, ma abbiamo sollecitato Hera a mantenere pieno il serbatoio di rifornimento, anche in vista del weekend, quando in paese la popolazione cresce di molto, per l’arrivo di turisti e villeggianti».

Quanto durerà l’emergenza? «Di sicuro le sorgenti che forniscono l’acqua al paese hanno diminuito drasticamente la loro portata – spiega ancora Toledo –. Quindi per ora non è possibile stabilire quanto potrebbero durare le autobotti a portare acqua nelle cisterne del paese». Un segnale che le falde acquifere della zona sono all’esaurimento arriva anche dalla famosa cascata dantesca dell’Acquacheta, che da tempo è rimasta asciutta, e l’acquedotto della Brenzica che serve il paese e l’intero comune si trova proprio a valle della zona. «Al momento – commenta Maria Valtancoli, titolare dell’albergo ristorante Acquacheta – non abbiamo problemi. Però siamo in emergenza idrica. Speriamo piova presto». Aggiunge Simone Pasquini, titolare del ristorante pizzeria Il Laghetto: «Noi siamo in fondo al paese e resteremmo a secco per ultimi. Ma le prospettive non sono certo rassicuranti per nessuno».