Ferrara, 23 agosto 2010-  LUI: ETÀ indefinibile. Braghe tra il bermuda e il pinocchietto. Sandali simil Birkenstok, la pelle dei piedi ormai è cotenna. Cappellino da baseball per gli over 50, i più giovani azzardano quello di paglia che farebbe S. Tropez se non fosse stato troppo a lungo nell’armadio, sotto i jeans di Dolce & Gabbana e la felpa di Abercrombie & Fitch. Di rigore la macchina fotografia (proibita quella digitale) con teleobiettivo. E lo zaino, pieno come per un’escursione fra i rifugi. Fondamentale la t-shirt: per chi non può esibire quella con il logo dei primi concerti degli U2 o un Jimi Hendrix che fa sempre psichedelico, va bene anche quella di una corsa podistica degli anni ’80. Slavata, non lavata. La differenza è nel sentore.
 

LEI: ETÀ indecifrabile. Poi delle donne non si dice, neppure dopo ore a procedere nella calca, roba che il Cammino di Santiago al confronto è un bluff. Giovane o ‘vintage’, in ogni caso la mise è la stessa: canotta, calzoncini attillati stile hot pants, infradito. In una mano, una bottiglia di acqua da 2 litri (tenuta sempre piena, al massimo piccoli sorsi perchè se la finisci al bar ti spennano); nell’altra mano, la guida ufficiale del Buskers Festival; nell’altra mano, la mappa di Ferrara; nell’altra mano, il telefonino che fa foto in alta risoluzione (non potrà mica fidarsi di lui, che ha appena infilato il teleobiettivo nell’occhio di un mimo?); le altre due mani servono per applaudire. E’ la Dea Kalì, non s’era capito? Le altre due mani, infatti, servono per indicare la strada verso il parcheggio dove lui ha lasciato la macchina, tassativamente in sosta vietata («dicevi che i vigili di Ferrara durante il festival non fanno multe...»); e per sgridarlo, quando, sconvolto dai bongos e dal digeridoo, accende l’autoradio e invece del cd appena comprato di Branko Galoic, mette quello di Lady Gaga.
 

LORO: ETA’ ineffabile. Comunque non erano nati quando Stefano Bottoni pensò a come sarebbe stato bello un festival di gente da strada (la scelta era tra artisti, netturbini, e...). Qualcuno ha le treccine rasta, giura che è un omaggio a Bob Marley ma le ha fatte quando nel Milan giocava Gullit. Il papà gli ha dato i soldi per il bed & breakfast, ma campeggia nel sottomura di via Baluardi, dentro una canadese in compagnia di una tedesca, un senegalese e uno studente di Cavarzere travestito da giocoliere; a proteggere la tenda globalizzata dal blitz degli addetti di Hera ci sono tre cani meticci che la notte abbaiano alla luna, e di giorno abbaiano e basta. Capisci che sono ragazzi dall’entusiasmo con cui si appiccicano sulla maglietta l’adesivo «Moneta Sonante»; di ritorno a casa, la mamma si dimenticherà di toglierlo prima di metterla in lavatrice, e per colpa dei Buskers il bucato sarà un disastro. Ma lo status symbol è la birra. Vista la crisi e la penuria di euro (i giovani equosolidali li buttano nel Cappello dei musicisti appena arrivano e poi passano il tempo a pentirsi), qualcuno gira con la bottiglietta in mano dal mattino presto alla sera tardi. Solo i più ricchi possono ubriacarsi.
 

NOI: i ferraresi. I Buskers li avevamo già prima che qualcuno ci dicesse che si chiamano così. George Taylor che gira con la bombetta e il cane nel cestino, quando Fellini l’ha visto è rimasto folgorato; Andrea Scabbia, che in un video su You Tube prima di iniziare a cantare chiede «si spaventa il cane?»; poi Elton Peis, e il poeta Canetto. Ma soprattutto Mille Lire (dal 2002, ‘Hai un euro?’), l’unico ferrarese che in ventidue anni di festival sia riuscito a farsi dare l’obolo da un busker.

Ecco i 20 nomi della 23esima edizione del Ferrara Buskers Festival: Bal'us'trad, BarLavento, Borsalino, Branko Galoic & The Skakavac Orkestar, Broken Boyz, Cialtrontrio Bigbanda, Cobario, El Tumbao De Juana, Esther Bertram & Charlie Meadows, Frederik Konradsen, Gadjo, Lao Kouyate, Les Bandits Manchots, Mallet Duo, Nathalie Zeolla & Manzella Quartet, Rapsodia, Robert Pfeiffer & Peter Kelly, The He Hew's, The Lucky Ones, Trombenik.

Con l'avvio del festival partiranno anche le numerose le iniziative collaterali. Fra le novità, la Welcome Card che permetterà di accedere agli spazi riservati ad artisti, organizzatori e giornalisti e di ricevere tramite sms le news del festival con i fuori programma. Inoltre, avrà la possibilità di partecipare al Concorso “Vinci con Buskercard”, e vincere un soggiorno a Ferrara di una settimana per due persone durante il Ferrara Buskers Festival 2011 o due buoni acquisto pari alle spese sostenute (fino ad un massimo di 500 euro). A disposizione dei più piccoli ci sarà  la divertente scuola del Microcirco: la compagnia della famiglia Ferraris da lunedì 23 a sabato 28 agosto organizzerà uno stage per i bambini dai 5 ai 12 anni, insegnando loro i fondamenti di alcune discipline circensi.

Luoghi ed orari
A FERRARA: da sabato 21 a Domenica 29 agosto

Orari giorni feriali dalle ore 18.00 alle 24.00
domenica 22 e domenica 29 dalle 17.00 alle 20.00

Domenica concerti on stage al Ferrara Music Park con i musicisti del Festival dalle ore 21

Per informazioni: Associazione Ferrara Buskers Festival
Via de’ Romei, 3
Tel. 0532249337
E-mail: russo@ferrarabuskers.com
Sito web: www.ferrarabuskers.com