Ferrara, 10 gennaio 2011 - Nel giorno in cui i numeri celebrano il successo della mostra del pittore del silenzio, Chardin, a palazzo Diamanti (oltre 16mila presenze in due settimane), il vicesindaco Massimo Maisto lancia il suo appello: «Così non si può più andare avanti, se non arrivano altri sponsor saremo costretti a fare una sola mostra l’anno». Questo è quanto. «Capisco le preoccupazioni del mondo del turismo — incalza l’assessore alla cultura —, ma servono nuovi finanziatori. Ci saranno polemiche inevitabili, ma i numeri e bilanci dimostrano che lo sforzo principale, in questi anni, è sempre stato del Comune. Ora, con i tagli che si profilano, più di così è impossibile fare».

«SOLO oggi (ieri per chi legge, ndr) 1.127 persone hanno visto la mostra di Chardin. E dal 26 di dicembre sono 16.469 i visitatori dell’esposizione, con una media 1.176 al giorno. Il picco si è raggiunto domenica 2 gennaio, con 1.839 biglietti staccati». È soddisfatto il vicesindaco Massimo Maisto. Ma non nasconde l’amarezza. «Le mostre a palazzo Diamanti sono il maggior volano di visibilità della città. Lo dimostrano anche gli afflussi di Capodanno, in abbinamento all’Incendio del castello». Ma la mostra finirà il 30 gennaio. E dopo? «Ci sarà una grossa esposizione a settembre — spiega —, nel 2012 faremo un evento su Antonioni (per il centenario della nascita)».

Un buco, una voragine di silenzio, lunga mesi. «Per questo rilancio il campanello d’allarme: il Comune, da solo, più di una mostra l’anno non è più in grado di realizzarla. Non ce la facciamo. Non abbiamo i fondi, coi tagli che arriveranno. Speriamo che Carife superi le difficoltà e torni ad essere nostro partner importante, altrimenti la città dovrà accontentarsi».