Ferrara, 1 ottobre 2010 - In una sala gremita - da molti giovani e meno giovani - per l’inaugurazione del Festival di ‘Internazionale’ a Ferrara, è stato consegnato oggi il Premio Anna Politkovskaja al giornalista afgano Yaqub Ibrahimi, un riconoscimento che vuole premiare il giornalismo d’inchiesta e aiutare la stampa libera. Lo ha ritirato al suo posto il fratello, Said Kheshraw Ibrahimi, che vive a Londra, poichè a Yaqub è stato recentemente ritirato il passaporto dal governo afgano.
Ma, grazie ad un collegamento via skype da una località non precisata, sul grande schermo del Cinema Apollo di Ferrara, è apparso Yaqub Ibrahimi, accolto dal direttore della rivista, Giovanni De Mauro, e da un lungo e caloroso applauso del pubblico.
“E’ completamente diverso fare il giornalista in Italia e in Afghanistan”, ha spiegato Yaqub. “Da noi i giornalisti hanno due missioni: quella di trovare le informazioni, verificarle e scriverle, ma anche quella di difendere se stessi, la propria vita”. “Siamo costretti a lavorare - ha continuato il reporter - all’interno di un circolo rosso tracciato dalle istituzioni afgane per limitare la libertà di stampa e molti giornalisti sono minacciati dal carcere e anche dalla pena capitale”.
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