Ferrara, 27 marzo 2013 - Una mezzora 'incandescente' questa mattina in piazza Savonarola nel corso del sit in del Coisp, il sindacato di polizia che ha voluto esprimere solidarietà ai colleghi coinvolti nel caso Aldrovandi. Il presidio del sindacato, organizzato proprio sotto la finestra dell'ufficio in cui lavora Patrizia Moretti, mamma del giovane ucciso, ha spinto il sindaco Tiziano Tagliani a scendere in piazza per chiedere ai manifestanti di spostarsi di qualche metro, al fine di “evitare letture strumentali del sit in”.
Ma la richiesta del sindaco è stata immediatamente respinta al mittente dai manifestanti. “Il sindaco se ne vada”, ha esordito il segretario generale del Coisp, Franco Maccari, spalleggiato dall'eurodeputato di Fli Potito Salatto. Ne è nato un diverbio piuttosto acceso. “E' inconcepibile che un sindaco venga allontanato da una piazza della sua città – sbotta Tagliani”. “Il primo cittadino è un maleducato che non accetta il confronto – lo rimbrotta Salatto -. Questa manifestazione era autorizzata. Il suo è un intervento strumentale”.
A cercare di calmare gli animi il pdiellino Alberto Balboni, anche lui in piazza. Volano parole grosse tra il sindaco e l'eurodeputato, accerchiati dai manifestanti con bandiere e striscioni e da una folla di curiosi. Alla fine il sindaco desiste e lascia la piazza. “Devo prendere atto che questo sindacato non aspira alla serenità e al dialogo con la città e le istituzioni – osserva -. Per quanto mi riguarda, manifestazioni di questo tipo in piazza Savonarola o in piazza Municipale non si ripeteranno. E' stata una provocazione bella e buona – chiosa in coclusione -, ma io non mi faccio intimidire. Porterò questa vicenda davanti al prefetto e al questore”.
In piazza Savonarola è scesa infine anche Patrizia Moretti, con un gruppetto di persone. La madre di Federico ha fronteggiato il gruppo dei manifestanti, mostrando in silenzio la foto del figlio morto. “Non ho parole – ha commentato infine la donna guardando i poliziotti arrotolare le bandiere e lasciare la piazza -. Con tanto posto, perché venire proprio sotto il mio ufficio?”.
Federico Malavasi
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