Modena, 27 giugno 2012 - Non immaginava certo che Benedetto XVI le avrebbe fatto una sorpresa: «Ero davanti a lui, gli stavo parlando della nostra associazione e di quello che noi facciamo per i bambini, quando il Papa ha preso il nostro cappellino e lo ha indossato. Non potevo crederci...» confida Monica Lodi di San Carlo, la volontaria dell’associazione ‘Vola nel cuore’ di Ferrara che ieri mattina è diventata la protagonista di un simpatico momento di leggerezza e solidarietà, al termine della visita del Pontefice, arrivato a Rovereto di Novi, nel Modenese, per abbracciare idealmente tutti gli emiliani che da più di un mese soffrono per quel terremoto terribile che ha sconvolto migliaia di vite e una terra bella e sorridente.
Mettendo il berrettino dell’associazione ferrarese, il Papa ha reso omaggio a tutti i volontari che spendono fatiche, energie e risorse per aiutare quanti hanno perso gli affetti, la casa e spesso anche la speranza.
L’associazione ‘Vola nel cuore’ è nata nel 2004, ma è divenuta pienamente operativa nel 2007. «Ci occupiamo in particolare di aiutare i bimbi in ospedale — spiega il presidente Tiziano Menabò, fotografo di Casumaro, che coordina un gruppo di settanta volontari —. Siamo presenti negli ospedali di Ferrara e di Bentivoglio»: assistono i bimbi che non sono accompagnati dai genitori, li fanno divertire con i clown di corsia, hanno acquistato attrezzature specializzate, e stanno per varare il progetto ‘Un reparto da favola’, nella Pediatria del nuovo ospedale di Cona, per migliorare la permanenza dei piccoli ricoverati.
Inoltre «facciamo parte del coordinamento di Protezione Civile, e ci siamo attivati nei giorni immediatamente successivi al terremoto del 20 maggio — aggiunge Tiziano —. Abbiamo offerto il nostro lavoro volontario in vari campi che accolgono sfollati, e in particolare a Cento, Buonacompra, Casumaro, Reno Centese, Vigarano, San Carlo e Alberone. Abbiamo consegnato materiali didattici, giocattoli per i bimbi e altri generi di prima necessità». Proprio per questo l’associazione ha attivato anche una raccolta fondi (i dettagli si trovano nel sito www.volanelcuore.it).
L’altro giorno, con una telefonata, i volontari ferraresi sono stati invitati a rappresentare il volontariato alla visita del Papa nelle terre del sisma. «È stato per noi un grande onore», aggiunge il presidente. Sono partiti con un cestino di vimini: ci avevano messo sei panini fragranti, sfornati proprio di primo mattino da un fornaio amico, due nasi rossi da clown, quelli con cui fanno divertire i bimbi malati, e un berrettino bianco, con il simbolo della loro associazione.
Al termine della parte ufficiale, quando il Papa ha salutato i vescovi, le autorità e alcune famiglie di terremotati, anche Monica si è avvicinata al seggio di Benedetto XVI per consegnargli i doni. «Lui mi ha chiesto incuriosito cosa fossero quei nasi rossi, e gli ho spiegato la nostra attività con i clown, per i bimbi — racconta —. A quel punto, lui ha preso fra le mani il cappellino e ha lasciato che io glielo mettessi. Poi ci siamo abbracciati. Non lo potrò mai dimenticare». Benedetto XVI si è soffermato ad ascoltare le parole della volontaria: «Gli ho chiesto di pregare per i bambini, per le famiglie e per quanti li assistono — continua Monica —. È stato per noi tutti un incontro molto incoraggiante, di grande speranza». Perché il futuro è dei bambini: e anche per loro dovremo far rinascere questa terra.
Stefano Marchetti
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