Ferrara, 17 febbraio 2011 - La Procura di Roma ha avviato una inchiesta rispetto a quanto denunciato in diverse interrogazioni dall'onorevole Maurizio Turco, del Pd. Gli atti depositati all'attenzione degli inquirenti dal parlamentare fanno riferimento al decesso di Francesco Rinaldelli, ma anche a quello di altri ragazzi, tra cui quella del codigorese Francesco Finessi. Gli accertamenti sono coordinati dal pubblico ministero Elisabetta
Ceniccola e dal procuratore aggiunto Leonardo Frisani. E' possibile che nelle prossime settimane vengano affidate consulenze mediche per verificare i diversi casi segnalati.
Il fascicolo che è stato aperto nelle scorse settimane è un 'modello 45', riguardante fatti non costituenti reato.
Nell'esposto di Turco, così come nel lavoro di ricostruzione che è stato fatto da Luca Marco Comellini, quale segretario del Pdm, partito per la tutela dei diritti di militari e forze di polizia, i decessi sarebbero stati causati dalla somministrazione di numerosi vaccini che avrebbero in qualche modo favorito lo svilupparsi dei tumori che hanno poi ucciso, tra gli altri, Rinaldelli.
Nei giorni scorsi il papà di Rinaldelli, il signor Andrea, è stato sentito come persona informata dei fatti dagli investigatori. "Ho raccontato la mia storia, quella di Francesco - ha spiegato - Lui è partito volontario per gli alpini che aveva 22 anni, nel febbraio del 2004 ad ottobre è tornato che aveva un linfoma di Hodgkin. Abbiamo fatto di tutto. E' stato sottoposto a diversi cicli di chemioterapia e ad autotrapianto. Poi si è tentato con un trapianto dalla sorella, ma non c'è stato nulla da fare". Rinaldelli è morto il 16 marzo del 2008. "Ma prima era già cominciata la nostra battaglia - ha continuato il papà - lui aveva scoperto il caso di Finessi e ci eravamo informati".
Comellini, da parte sua, ha spiegato: "Abbiamo segnalato diverse vicende di ragazzi colpiti da gravi patologie durante il servizio militare. Abbiamo sollecitato la Procura a valutare attentamente i fatti esposti negli atti parlamentari".
Finessi, originario di Codigoro in provincia di Ferrara è morto nel 2001. Rinaldelli, era di Potenza Picena, invece è scomparso nel marzo del 2008. "Dopo qualche mese a Cividale del Friuli - ha ricordato il signor Andrea - con il grado di caporale è stato mandato a Porto Marghera per la sorveglianza del petrolchimico. E lì si è accorto di un rigonfiamento al collo".
D. G. è un altro soldato che sarebbe potuto morire. "Per fortuna però si è salvato", ha continuato Comellini. La madre del giovane, la signora Silvana, ha detto: "Lui ha preso servizio il 4 giugno del 2006, ma il 19 dopo l'assunzione dei vaccini ha avuto problemi ed è stato ricoverato in infermeria. Da allora ha avuto problemi enormi di salute. Le sua ghiandole erano gonfie, i valori impazziti. Siamo riusciti però a rimetterlo in piedi. Oggi però le sue condizioni non sono buone, ha stomaco e intestino malandati. Inoltre, in tutto questo tempo, nessuno delle istituzioni ci ha dato una risposta, una spiegazione di quello che è avvenuto".
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