Ferrara, 25 luglio 2010 - AMAVA le moto Diletta. Erano la sua passione. Viaggiare in sella alla sua Honda la faceva sentire libera e felice. Ma ieri, in sella alla sua Cbr 900, ha perso la vita in un terribile scontro stradale avvenuto vicino a Firenze, lasciando nello sgomento amici e parenti. Diletta Trevisani aveva 33 anni, viveva a Portomaggiore con Vittoria la sua splendida bimba di 8 anni.
SONO da poco passate le 11.40 quando un gruppo di appassionati motociclisti – fra loro anche Diletta – supera il castello di Cafaggiolo ed imbocca la provinciale 129, la nuova strada di Massorondinaio. Una strada con lunghi rettilinei ed ampie curve, purtroppo nota per il terribile incidente avvenuto il 23 maggio 2008 quando due carabinieri ed una donna persero la vita. Ma la vita di Diletta si interrompe prima del luogo dove si consumò quel terribile evento. La sua moto, per cause in corso di accertamento e sulle quali sono aperte più ipotesi da parte degli investigatori, impatta frontalmente contro una Lancia Dedra condotta da un 44enne di Calenzano che a bordo ha il figlio di 10 anni. Uno scontro importante con la moto che ‘entra’ nell’autoveicolo e che per l’impatto si riduce ad un ammasso di lamiere contorte. L’allarme è immediato, lo sgomento anche. Gli amici si rendono conto subito che non c’è più niente da fare.
IL FILO della vita della Trevisani si interrompe bruscamente in Mugello in una giornata radiosa di sole, con una girata alla ricerca di momenti piacevoli da trascorrere in compagnia che diventa un evento di dolore e tristezza. Il conducente della Dedra ha una prognosi di sette giorni per escoriazioni varie, mentre il bambino è sotto choc. La strada viene interrotta la traffico per oltre 3 ore, la circolazione riprenderà regolarmente solo alle 15. Ai cellulari degli amici di Diletta il fidanzato della ragazza aveva mandato vari sms per avere notizie su come stava procedendo la gita in Toscana.
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