Il regista Minervini al festival di Cannes

Il monturanese quarto italiano accanto ai big Sorrentino, Moretti e Garrone

AFFERMAZIONE Roberto Minervini ha già vinto il David di Donatello

AFFERMAZIONE Roberto Minervini ha già vinto il David di Donatello

Monte Urano (Fermo), 17 aprile 2015 - Un monturanese al Festival di Cannes. Oltre ai tre big in gara Garrone, Moretti e Sorrentino, c’è anche un quarto italiano, il regista Roberto Minervini di Monte Urano, selezionato nella sezione Un Certain Regard e già vincitore del David di Donatello per il miglior documentario.

Il delegato generale del festival francese, Thierry Frenaux, nel nominarlo lo ha definito italo-americano, dall’altra parte dell’oceano, precisamente a Houston in Texas. Ma Minervini, nato a Fermo 45 anni fa e cresciuto nel centro calzaturiero, sorridendo ha subito precisato: «Sono italiano, prima o poi diventerò per tutti anche italo-americano così come sono stato finora italo-spagnolo, italo-cileno, italo-filippino».

Il regista porterà a Cannes il documentario Louisiana (The other side). «È un film di produzione franco-italiana - spiega - con la partecipazione della Rai e del Ministero e sarà distribuito da Lucky Red dal 28 maggio». Il film racconta un’altra America, quella di una zona depressa e rabbiosa che pochi conoscono fuori dagli Stati Uniti, ma che rappresenta tanti americani e anche europei. «Attraverso la storia di microcomunità che difendono anche con violenza il proprio territorio - anticipa Minervini - emerge tutto un movimento che rifiuta il potere centrale e le istituzioni: veterani in disarmo, adolescenti silenziosi, ex soldati di forze speciali ancora in guerra con il mondo, drogati e famiglie disintegrate, in Louisiana».

Il regista che da qualche anno si è stabilito in America, a Houston in Texas, ha già girato documentari sugli Usa, raccontando spesso i lati oscuri come in Low tide. «Il titolo di migrante mi sta benissimo - aggiunge il regista - mi sono mosso dall’Italia da ragazzo cercando, spinto dalla curiosità e dall’esigenza di trovare nuovi stimoli. Non escludo di fare prima o poi un film tutto italiano e di questo ne parlo già da un po’. Ringrazio Cannes per l’onore che mi dà, facendomi partecipare con questo che è senza dubbio il mio film più complesso. Penso che l’invito al festival costituisca un forte segnale di apertura nei confronti di un cinema senza compromessi».

La presenza di Minervini a Cannes acquista maggiore rilevanza per il fatto che, per la prima volta, l’Italia avrà un record di candidati alla vittoria: Paolo Sorrentino, Nanni Moretti e Matteo Garrone. A completare il poker tricolore sarà, appunto, il monturanese Minervini.