Porto San Giorgio (Fermo) 19 dicembre 2017 - Quando i genitori sono andati nella sua stanza a svegliarlo, si sono accorti che era incosciente e, preoccupati per le sue condizioni, hanno subito lanciato l’allarme. Nonostante i tempestivi soccorsi e i disperati tentativi di rianimarlo, per un bimbo di 2 anni di Porto San Giorgio non c’è stato nulla da fare: era già in uno stato avanzato di ipossia, una condizione patologica di carenza di ossigeno nell’intero organismo, provocata probabilmente dalle difficoltà respiratorie legate ad un’influenza. Una tragedia che non si vorrebbe mai raccontare, un tragedia che colpisce dritto al cuore per la sua dinamica e perché a perdere la vita è stato un bimbo innocente di due anni.
E’ accaduto ieri mattina nel centro di Porto San Giorgio e che qualcosa di drammatico fosse successo si è capito subito dalle tante persone che si sono accalcate davanti all’abitazione dove il piccolo viveva con i genitori. L’allarme è scattato poco prima delle 11, quando la mamma del bambino si è accorta che qualcosa non andava. Sul posto sono immediatamente intervenuti i sanitari del 118 e della Croce Azzurra di Porto San Giorgio che, vista la gravità delle situazione, hanno allertato l’eliambulanza per il trasporto d’urgenza del piccolo al «Salesi» di Ancona. Il velivolo è stato stoppato poco dopo perché, all’arrivo dei soccorritori, il cuore del bimbo non batteva già più. Il medico del 118 e i paramedici hanno fatto di tutto per rianimare quel corpicino senza vita, ma non c’è stato nulla da fare: il suo cuore aveva cessato di battere per sempre.
Secondo un primo esame medico legale, il decesso sarebbe stato causato da ipossia conseguente ad una complicanza dell’influenza. Il bambino infatti era stato colpito dal malanno stagionale qualche giorno prima e accusava un forte tosse, tanto che sarebbe stato trattato con applicazioni di aerosol. La Procura ha aperto un fascicolo e ha disposto l’autopsia per dare risposte certe sulle cause della morte.