Fermo, 11 gennaio 2013 - UNO SCANDALO vero, ci vuole coraggio per abbandonare rifiuti pieni di amianto in giro per la città come niente fosse. Tanto poi pagherà qualcun altro, meglio se la collettività. Che è come dire che pagheremo tutti.
L’ASSESSORE comunale all’Ambiente, Elmo Tappatà, denuncia la situazione, sperando che cambi tendenza, pensando anche ad azioni repressive. Basti pensare a quello che è accaduto la settimana scorsa. Solo l’8 gennaio, sono stati effettuati ben 11 ritiri nei seguenti siti: vicoli Cordella e di Corso Cavour, vicino alla Prefettura, zona Crocifisso, accanto al Bar, via Pietro Nenni (zona Lido Tre Archi, al confine con Porto Sant’Elpidio, 2 siti), via Pompeiana, vicino ingrosso Be.lgia, via Zeppilli, sotto Banca Popolare di Ancona, via Galileo Galilei – zona che dalla scuola Leonardo da Vinci arriva al quartiere Santa Caterina, via Alfredo Beni, piazzale accanto alla Caserma dei Carabinieri, via Giuseppe Giammarco, quartiere di Santa Petronilla, zona San Lorenzo, nella scarpata di fronte alla nuova caserma della Guardia di Finanza, contrada San Lorenzo, isola dietro villa Donzelli, zona San Tommaso, davanti nuova chiesa.
PRATICAMENTE ogni angolo della città, come fosse una discarica a cielo aperto, per liberarsi di rifiuti ingombranti e costosi. Ai cittadini che dovessero assistere a simili scempi il dovere di denunciare, perché il costo di qualcuno non ricada anche su loro e su tutti noi. A coloro che con tanta disinvoltura lasciano rifiuti così pericolosi in giro per la città, anche in pieno centro storico, va l’invito ad avere un po’ più di coscienza, a tenere al proprio lavoro, alla propria salute, ma soprattutto a rispettare maggiormente la collettività di cui fanno parte. Alle autorità preposte a vigilare raccomandiamo la massima severità qualora dovessero beccare qualcuno a disfarsi così facilmente dell’amianto.
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