Fermo, 6 gennaio 2012 - Le indagini sulla scomparsa di Roberto Straccia, lo studente 24enne di Moresco svanito nel nulla a Pescara, saranno affiancate da un pool di super periti e avvocati. La novità è di ieri, ma l’equipe è già stata scelta da alcuni giorni da ‘Neutro plurale’, l’associazione attiva contro ogni forma di violenza che affianca la famiglia del ragazzo. Il pool è composto dall’avvocato Emilia Velletri, già difensore di Sabrina Misseri nell’omicidio di Sara Scazzi, dall’ex generale del Ris dei carabinieri Luciano Garofano, dal criminologo Alessandro Meluzzi e dall’ingegnere informatico Giovanni Bassetti, conosciuto per essere stato consulente nello scandalo del trans Brenda e del governatore del Lazio Marrazzo.
«Abbiamo formato una squadra bene attrezzata — spiega l’avvocato Velletri — che agirà privatamente per conto delle famiglia, ma in perfetta sintonia con la Procura. Con il pm Belelli, che coordina le indagini, abbiamo chiarito il nostro ruolo proprio per evitare incomprensioni. Lavoreremo parallelamente agli inquirenti. Non ci vogliamo assolutamente sostituire ai carabinieri e alla magistratura, ma attivare con loro una sinergia. Non a caso ieri abbiamo già spedito alla Procura le prime documentazioni raccolte». Delle ipotesi formulate dal pool investigativo l’avvocato Velletri preferisce non parlare: «Teniamo tutto nel massimo riserbo nel rispetto delle procedure ufficiali, pertanto no comment». Il criminologo Meluzzi, invece, sarà a Pescara sabato 14 per incontrare la famiglia Straccia e per iniziare a raccogliere elementi utili all’indagine. «Il primo obiettivo — spiega Meluzzi — è quello di valutare un profilo psicologico del ragazzo, delle sue amicizie e delle sue frequentazioni. Dopodichè effettueremo le prime conclusioni».
Ieri intanto il comandante provinciale dei carabinieri di Pescara, il colonnello Marcello Galanzi, ha fatto il punto sulle indagini. «Nonostante gli sforzi incessanti che abbiamo messo in atto — ha detto — ad oggi non vi è una traccia sulla scomparsa del ragazzo. Proseguiamo e proseguiremo le ricerche con l’intensità dei primi giorni. Grazie all’ausilio del perito informatico nominato dalla Procura, siamo a buon punto per quel che riguarda le analisi del suo computer portatile e del suo telefonino, ma ribadisco che fino ad oggi non sono emerse novità sostanziali che facciano propendere per una qualche ipotesi, rispetto ad un’altra. Dalle indagini è emersa la figura di un ragazzo perbene e di buona famiglia».
Il colonnello Galanzi ha poi spiegato che le ricerche continueranno fino a quando non uscirà fuori qualche elemento, anche piccolo, su cui lavorare. «Proseguiamo nelle ricerche — ha aggiunto — raccordandoci anche con l’apposito ufficio del Ministero degli Interni, che dispone di unità che si occupano proprio di persone scomparse». Poi un appello ai cittadini «affinchè ad ogni minimo, possibile avvistamento, si rivolgano ai carabinieri, e comunque alle forze dell’ordine. Abbiamo avuto in questi giorni tante segnalazioni però ritardate, e risalenti a ore e giorni prima. E’ invece importante chiamare immediatamente, al primo avvistamento». Galanzi ha infine detto che la segnalazione arrivata ieri da Roma, sulla presunta presenza del giovane nel quartiere Tiburtina, non ha avuto alcun riscontro, dopo i controlli dei carabinieri della capitale.
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