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Fano, in ospedale per partorire. Muoiono giovane mamma e bimbo

La direzione Marche Nord istituisce una commissione per analizzare l’accaduto. Padre e marito sporgono denuncia

Fano, in ospedale per partorire: muoiono una giovane mamma e il bimbo (nella foto di repertorio Nizza una sala operatoria)

Fano (Pesaro e Urbino), 10 agosto 2016 - La tragedia della giovane partoriente e del suo figlio mai nato si è compiuta nella notte tra martedì e mercoledì nel reparto di Ostetricia dell’ospedale di Fano, dopo un lungo tentativo di rianimazione.

La giovane madre, una 24enne residente a Mondavio ma originaria della zona di Senigallia, era ricoverata dalla mattina del 9 agosto.

«La partoriente, alla 39ª settimana di gravidanza, che fino a quel momento era stata seguita interamente a Senigallia – afferma una nota della direzione sanitaria dell’azienda ospedaliera Marche Nord –, si era presentata per il parto».

In realtà sin dalle prime verifiche sanitarie è apparso chiaro che il cuore del bambino in grembo non batteva più. «Tanto che la madre ha riferito ai sanitari – prosegue la nota – che da circa due giorni non avvertiva più alcun movimento fetale».

A quel punto il reparto di Ostetricia «viste le condizioni della paziente ed i dati delle indagini eseguite», ha iniziato le procedure per l’induzione dell’uscita del feto per vie naturali.

«La signora è stata ricoverata – prosegue la nota dell’azienda ospedaliera – in sala travaglio e parto, dove è stata costantemente monitorata».

All’1 e 45 della notte la tragedia: «In presenza dell’anestesista di turno, intervenuto perché la paziente lamentava un aumento di dolori del travaglio, la donna ha improvvisamente perso conoscenza». Il successivo intervento di rianimazione, compiuto insieme al medico di guardia e all’ostetrica, con intubazione e altre manovre per 75 minuti complessivi, non hanno impedito il decesso della giovane donna.

«La direzione Marche Nord – conclude la nota – ha repentinamente istituito una commissione interna di esperti per analizzare dettagliatamente l’accaduto e fornire tutte le risposte alle inevitabili domande che un evento così raro ed imprevedibile possono porre».

Domande che si porrà anche l’autorità giudiziaria alla quale il padre ed il marito della giovane di Mondavio si sono già rivolti con una denuncia.