Fano (Pesaro-Urbino), 10 agosto 2012 - DON GIACOMO RUGGERI in carcere non si annoia. E’ sommerso dalle lettere. Almeno sessanta persone, la maggioranza donne e tra di loro anche suore, gli hanno scritto parole di sostegno e di solidarietà. La stragrande maggioranza non crede alle accuse, anche se le immagini di un video di 50 minuti girato dalla polizia ai bagni Torrette dove don Ruggeri incontrava una parrocchiana di 13 anni, non lasciano margini di dubbio su ciò che combinava sotto l’ombrellone. Gli scrivono che saranno sempre al suo fianco, che lui è un uomo e che non ha usato violenza a nessuno e pertanto non ha niente di cui vergognarsi. E anche in caso di condanna, gli saranno sempre al fianco. L’avvocato difensore Gianluca Sposito intanto ha depositato al tribunale del Riesame la richiesta di revoca della misura cautelare in carcere chiedendo la scarcerazione dopo che il gip l’ha negata. Il sacerdote, che è regolarmente è visitato in carcere dai familiari, non appare turbato dalla situazione. Dopo aver riconosciuto la sua responsabilità di fronte al gip, spiegando di essersi reso conto solo in carcere di quanto era successo, dichiarò di aver coltivato una bella amicizia che è poi trascesa senza che in quel momento se ne rendesse conto.
L’UDIENZA al Riesame è stata fissata per venerdì 24 agosto. Il difensore chiederà, in seconda battuta alla scarcerazione, gli arresti domiciliari lontani da Fano e da ipotetiche situazioni che potrebbero configurarsi con un pericolo di reiterazione del reato o di inquinamento delle prove. Insomma, un convento o dimore sicure. Nel frattempo, è passato quasi un mese dall’arresto del sacerdote avvenuto il 13 luglio scorso. La polizia fermò l’auto del religioso mentre questi faceva ritorno a Orciano dal mare. Era solo. Il giorno prima invece aveva passato l’intera mattina con la ragazzina di 13 anni scambiandosi effusioni in spiaggia sotto gli occhi di decine di scandalizzati bagnanti di Torrette, i quali sapevano che quel quarantenne con la barbetta, in costume da bagno, che si avvinghiava intorno a quella ragazzina, era un prete. Molti lo avevano visto in tv qualche giorno prima mentre faceva sermoni contro i preti pedofili. Ma parlava di quelli in Irlanda.
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