Pesaro, 26 aprile 2012 - Si era cosparso di benzina e stava per darsi fuoco. Deve la vita ad un operatore del 112 di Pesaro, che l'ha fatto parlare a lungo, per dare il tempo ai colleghi di Fano di rintracciarlo e strappargli di mano l'accendino. A volerla fare finita era un uomo di 36 anni, Umberto S., sposato e padre di tre bambini.
All'origine della sua disperazione una situazione economica difficile, mentre proprio oggi i vigili urbani di Fano gli hanno notificato una serie di sanzioni amministrative nella pizzeria che gestisce insieme alla moglie, e un provvedimento di chiusura del bar interno, aperto da poco, per violazioni dei termini di avvio del servizio di mescita.
E' successo tutto in mezz'ora, nella pizzeria 'Jroama', a Metaurilia di Fano. La moglie ha visto l'uomo rovesciarsi addosso quasi un'intera tanica di benzina da 5 litri, e tirare fuori l'accendino: ha subito chiamato il 112, e l'operatore di turno e' riuscito a farsi passare il marito, riuscendo a trattenerlo al telefono, in modo che i militari della Compagnia di Fano potessero raggiungerlo.
Umberto era esasperato, continuava a ripetere ''Non ce la faccio piu', non ho fatto niente di male, voglio solo poter lavorare'', e, distratto da questo sfogo salutare, ha perso tempo. Giusto quello che e' servito ai militari per raggiungere il locale, circondare l'aspirante suicida e immobilizzarlo, togliendogli di mano l'accendino. Subito dopo l'uomo e' stato portato in ospedale, per accertamenti. ''E' una brava persona, un lavoratore'', dicono gli investigatori. Dall'inizio di aprile i carabinieri di Fano sono dovuti intervenire per i rilievi dopo il suicidio di un imprenditore e ne hanno invece salvato un altro, poco prima che si sparasse un colpo di fucile, anche lui oppresso dalla crisi.
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