Bologna, 30 marzo 2021 – “Servivano e servono molte più dosi”, ha ribadito ieri Stefano Bonaccini dopo l’incontro tra Governo e Regioni. Il presidente dell’Emilia Romagna sarà presto accontentato. Le Regioni salutano con favore la conferma dell'entità delle prossime consegne: 50 milioni di dosi nel II trimestre, 80 milioni nel III trimestre, insieme al fatto che presto sarà disponibile il vaccino monodose Johnson & Johnson, il cui nome ufficiale è Janssen Covid-19 Vaccine.
Efficacia del vaccino Johnson & Johnson
A differenza di Pfizer-BioNTech e di Moderna, basati su RNA messaggero, il vaccino di Johnson & Johnson utilizza un virus (Adenovirus 26, o Ad26).
“L'efficacia del vaccino monodose Janssen Covid-19 Vaccine (Johnson&Johnson), nelle forme gravi arriva fino al 77% dopo 14 giorni dalla somministrazione e all'85% dopo 28 giorni dalla somministrazione”, si legge sul portale del Ministero della Salute.
Come funziona il vaccino: quante dosi servono per l'immunità
Si tratta di una new entry molto attesa, anche perché la profilassi è monodose, al contrario di quelle attualmente in uso che necessitano di richiamo. Il vaccino Johnson & Johnson, infatti, è il primo tra quelli a cui è stato dato il via libera dell'Oms a richiedere una sola iniezione invece di due, oltre a poter essere conservato a temperatura di frigorifero. Il gruppo farmaceutico si è inoltre impegnato a venderlo a prezzo di costo.
Questo vaccino è stato, a metà marzo, il quarto ad ottenere il via libera dall'Agenzia europea dei medicinali (Ema), dopo quelli di Pfizer-BioNTech, Moderna e AstraZeneca. Ed è stato approvato anche dall’Aifa (Agenzia italiana del farmaco). Attualmente è somministrato solo negli Stati Uniti e in Sudafrica, ma è stato approvato anche in Canada.
Il primo marzo il vaccino ha ricevuto il via libera negli Usa, dove l’Fda (la Food and Drug Administration, l’ente regolatorio dei farmaci) aveva confermato “la sicurezza e l’efficacia della dose singola del siero contro il Coronavirus di Johnson & Johnson, in particolare contro i casi gravi”. Inoltre, già a luglio scorso, uno studio pubblicato su Nature rivelava che questo vaccino, basato su vettori derivati da adenovirus di serotipo 26 (Ad26), aveva indotto nei primati una “forte risposta immunitaria”. come provato dagli anticorpi neutralizzanti.
Dove viene prodotto
Al fine di aumentare la produzione e soddisfare la domanda, Johnson & Johnson ha stretto diversi accordi negli ultimi mesi con laboratori e subappaltatori in Europa, che saranno responsabili della sua formulazione o dell'imbottigliamento: si tratta di Sanofi in Francia, Catalent in Italia e IDT Biologika in Germania. Il principio attivo proverrà dal sito Johnson & Johnson di Leiden, nei Paesi Bassi.
L'Ue, che ha ordinato 200 milioni di dosi dal laboratorio americano (con un'opzione per 200 milioni di dosi supplementari), dovrebbe ricevere circa 55 milioni di dosi nel secondo trimestre, ha spiegato a metà marzo Ursula von der Leyen, la presidente della Commissione europea. All’Italia, stando agli accordi europei, spettano 7,3 milioni di dosi nel secondo trimestre e 15,9 nel terzo.