Bologna, 14 aprile 2021 - Via ai lavori per le linee guida delle riaperture in Emilia Romagna delle attività che vanno dalla ristorazione ai servizi balneari fino ad alberghi, palestre e piscine. Ad annunciarlo è stato l'Assessore al Turismo della Regione Emilia Romagna Andrea Corsini durante la presentazione dell'Iroman Italy Emilia Romagna che si terrà a Cervia dal 16 al 19 settembre.
Insomma, un calendario delle riaperture ancora non c'è, ma le Regioni sono già al lavoro per aggiornare i protocolli di sicurezza a cui dovranno attenersi le attività.
Stamattina si è tenuto il primo incontro del gruppo di lavoro ristretto composto da Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, Toscana e Campania per analizzare i comparti della ristorazione, delle piscine, delle palestre e di altre attività a carattere culturale.
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Le proposte sul tavolo di lavoro
"Abbiamo fatto la prima riunione per discutere le proposte per la riapertura di tutte le attività. Abbiamo esaminato il settore della ristorazione ma anche quello delle piscine, palestre e di una serie di attività di carattere culturale - ha spiegato Corsini - per presentare alla Conferenza delle Regioni una proposta di linee guida". I prossimi comparti a essere presi in considerazione dal gruppo di lavoro, che poi farà le sue proposte alla Conferenza delle Regioni, saranno bagni e alberghi. I governatori presenteranno domani una serie di proposte all'esecutivo durante la Conferenza Stato Regioni ma il Cdm è in programma per la prossima settimana. A ridosso o dopo il 20 aprile potrebbe quindi scattare 'l'ora x' per le prime riaperture.
Emilia Romagna al lavoro sulle nuove regole per riaprire
"L'importante - ha sottolineato ancora l'assessore regionale dell'Emilia Romagna - è farsi trovare pronti in caso di apertura con protocolli che dovranno essere per forza di cose rivisti e aggiornati. Stiamo definendo le regole attraverso le quali si potranno non solo riprogrammare ma riaprire le attività turistiche, commerciali e dei pubblici esercizi".
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Linee guida: protocolli diversi a seconda dei colori
Prematuro fare anticipazioni ma la novità non manca e, secondo quanto detto dall'assessore Corsini, riguarda "le zone colorate a seconda della situazione epidemiologica in ogni Regione. Faremo come Regioni delle proposte che intendono in parte confermare e in parte aggiornare i protocolli dello scorso anno con un elemento di diversità di contesto. Lo scorso anno abbiamo adottato dei protocolli univoci per tutto il territorio nazionale perché venivamo da un lockdown e non c'era la suddivisione in fasce colorate. Ora siamo in una situazione diversa. Anche quando ragioneremo sui protocolli, dovremo avere una attenzione a questo tipo di impostazione nuova contenuta nel Dpcm".
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Riaperture, Bonaccini: "All'aperto il contagio più difficile"
Il presidente della Regione Stefano Bonaccini negli ultimi giorni ha insistito sulle riaperture di pubblici esercizi e attività culturali e sportive, soprattutto se "viene confermato che all'aperto è molto più difficile contagiarsi". Il pressing sul Governo ha lo scopo di avere "un cronoprogramma che consenta di farlo". "Sarebbe utile - ha dichiarato ieri - che le attività all'aperto, dai pubblici esercizi allo spettacolo, dalla cultura allo sport, possano cominciare, in forma ristretta, per dare un po' di linfa ad attività da troppo tempo chiuse". Questo però, manda a dire il presidente, "lo si dovrà decidere con il Comitato tecnico-scientifico".
"Un cronoprogramma per le riaperture"
Oggi il gruppo di lavoro della Conferenza delle Regioni si è riunito "per aggiornare i protocolli che l'estate scorsa hanno consentito il riavvio di molte attività. Ma "mi pare che anche il Governo - aveva ancora aggiunto ieri - abbia fatto capire che vuole iniziare a riaprire qualcosa parzialmente: bisogna allora cimentarsi con un cronoprogramma che consenta di farlo".