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Regole zona arancione: cosa si può fare

Anche l'Emilia Romagna lascia la zona rossa. Spostamenti: cosa cambia. Solo asporto e consegna a domicilio per i ristoranti, ma possono aprire i negozi, così come le attività di cura per la persona. Riaprono le scuole superiori al 50%, fino a un massimo di 75%. Chiusi teatri, cinema e musei

Le regole della zona arancione

Le regole della zona arancione

Bologna, 9 aprile 2021 - Mentre Veneto, Marche e provincia di Trento sono tornate arancioni lunedì scorso, l'Emilia-Romagna sarà in zona arancione a partire dal 12 aprile. Oggi è il giorno della riunione della Cabina di Regìa, che analizza i dati del monitoraggio settimanale sull'andamento della pandemia e fornisce al ministro della Salute, Roberto Speranza, il quadro affinché decida i nuovi colori delle regioni e le relative restrizioni.

AGGIORNAMENTO Zona arancione aprile 2021: regole e cosa si può fare

Ne consegue una mappa dell'Italia con una sfumatura più chiara della settimana precedente. Allora, rinfreschiamoci la memoria e ripassiamo tutte le regole della zone arancione.

Gli spostamenti

È consentito spostarsi all'interno del proprio Comune, tra le 5 e le 22. Non ci si può spostare da un comune all'altro, né da diverse regioni, salvo esigenze di lavoro, studio, salute o necessità. In tali casi, serve sempre l’autodichiarazione. Rimane in vigore il coprifuoco dalle 22 alle 5, ma il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza è sempre consentito. Ci si può muovere per motivi di emergenza o per esigenze lavorative, di necessità o di salute. La raccomandazione è di evitare gli spostamenti non necessari, anche all’interno del proprio Comune. Riguardo i comuni con popolazione non superiore a 5mila abitanti, ci si può spostare per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini. Sono in ogni caso esclusi gli spostamenti verso i capoluoghi di provincia. Si può uscire dal proprio Comune per esigenze specifiche, quali fare la spesa (laddove il proprio Comune non disponga di punti vendita o nel caso in cui un Comune contiguo al proprio presenti punti vendita con maggiore disponibilità, anche in termini di convenienza economica) o per acquistare beni diversi da quelli alimentari.

Visite ad amici e parenti

All’interno del proprio Comune, ci si può spostare verso una sola abitazione privata abitata. È possibile farlo una volta al giorno, tra le 5 e le 22. Oltre alle persone già conviventi, è possibile ospitare al massimo altre due persone, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi.

Seconde case

Si può fare "rientro" alla propria residenza, domicilio o abitazione, senza prevedere più alcuna limitazione rispetto alle cosiddette "seconde case". Proprio perché si tratta di una possibilità limitata al "rientro", è possibile raggiungere le seconde case, anche in un'altra Regione o Provincia autonoma (e anche da o verso le zone “arancione” o “rossa”), solo a coloro che possano comprovare di avere avuto titolo (come, per esempio, la data di un atto stipulato dal notaio, o la data di registrazione di una scrittura privata) per recarsi nello stesso immobile prima dell’entrata in vigore del Decreto-legge 14 gennaio 2021. La casa di destinazione non deve essere abitata da persone non appartenenti al nucleo familiare convivente.

Bar e ristoranti chiusi: solo asporto

Tutti i ristoranti ma anche bar, pasticcerie e gelaterie, restano chiusi. Possono aprire esclusivamente per la vendita da asporto, consentita dalle 5 alle 22, e per la consegna a domicilio, per cui non ci sono limiti di orario. La vendita da asporto per bar senza cucina e simili (codice Ateco 56.3) è consentita solo fino alle 18. È vietato sostare all’interno dei locali, se non per il tempo necessario all’acquisto dei prodotti per l’asporto.

È in vigore il divieto di asporto dopo le ore 18 per gli esercizi di commercio al dettaglio di bevande, da non consumarsi sul posto.

Negozi e centri commerciali

I negozi possono restare aperti durante la settimana, ma quelli nei centri commerciali devono chiudere nel fine settimana. I centri e le gallerie commerciali, infatti, saranno chiusi nei giorni festivi e prefestivi. Ma resteranno aperti farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, tabaccherie edicole e librerie, oltre ai punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, e a lavanderie e tintorie. Se il proprio Comune non dispone di appositi punti vendita o se nel Comune limitrofo c’è la disponibilità di punti vendita necessari alle proprie esigenze, lo spostamento è consentito, ma con autocertificazione.

Scuole 

La scuola in presenza è assicurata per i servizi educativi per l'infanzia (nidi e micronidi, sezioni primavera e servizi integrativi quali spazi gioco, centri per bambini e famiglie, servizi educativi in contesto domiciliare), scuole materne, elementari e medie.  Le scuole di secondo grado (licei, istituti tecnici ecc.) svolgeranno l’attività didattica in presenza ad almeno il 50% e fino a un massimo di 75%. Resta sempre garantita la possibilità di svolgere attività in presenza per l’uso di laboratori o per mantenere l'inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, garantendo comunque il collegamento telematico con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata.

Musei e biblioteche

Chiusi musei, mostre, cinema e teatri. Biblioteche aperte solo per servizi offerti su prenotazione e per gli archivi.

Servizi alla persona

In zona arancione riaprono i servizi alla persona come parrucchieri, barbieri e centri estetici.

Sport

Restano ancora chiuse palestre e piscine. L'attività sportiva all’aperto è consentita dalle 5 alle 22 ma anche presso aree attrezzate e parchi pubblici, sempre nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri. Consentita anche l'attività sportiva all’aperto presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati. È consentito spostarsi in Comuni limitrofi per recarsi presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, in caso di assenza di tali strutture nel Comune di residenza. È possibile, nello svolgimento di un’attività sportiva che comporti uno spostamento (per esempio la corsa o la bicicletta), entrare in un altro Comune, purché tale spostamento resti funzionale unicamente all’attività sportiva stessa e la destinazione finale coincida con il Comune di partenza. Si ricorda inoltre che per i Comuni con popolazione non superiore a 5mila abitanti è equiparata al territorio comunale la fascia territoriale circostante, fino a una distanza di 30 km dai relativi confini. Attività venatoria possibile solo nel proprio Comune.

Bicicletta

È possibile utilizzare la bicicletta per tutti gli spostamenti consentiti, mantenendo la distanza di almeno un metro dalle altre persone. La si può utilizzare anche per svolgere attività motoria all’aperto, sempre nel rispetto del distanziamento di almeno un metro, e per svolgere attività sportiva, nel qual caso il distanziamento deve essere di 2 metri.

Parchi e giardini

È consentito l'accesso ai parchi pubblici, anche dei minori, anche assieme ai familiari o altre persone abitualmente conviventi o deputate alla loro cura. Accesso consentito anche ad aree gioco all’interno di parchi, ville e giardini pubblici.

Eventi religiosi e non

Sono vietate le feste nei luoghi al chiuso e all’aperto. In questo divieto sono comprese anche le feste conseguenti a cerimonie civili e religiose. Le manifestazioni pubbliche sono consentite solo in forma statica, con l’osservanza delle distanze sociali. È vietato ballare in discoteche, sale da ballo e locali assimilati, lidi, stabilimenti balneari, spazi comuni delle strutture ricettive o altri luoghi aperti al pubblico.

Sono vietate le fiere di qualunque genere, le sagre e eventi analoghi. Sono sospese le attività di centri culturali, centri sociali e centri ricreativi. L'accesso ai luoghi di culto avviene con misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone e nel rispetto dei protocolli anti-Covid. Le tumulazioni e le sepolture sono consentite sempre nel rispetto della distanza interpersonale.

Mascherine

Obbligatorio indossare sempre le dotazioni anti-contagio, una volta fuori casa. Sono esclusi dall’indossare la mascherina: le persone che stanno svolgendo attività sportiva; i bambini di età inferiore ai sei anni; le persone con patologie o disabilità incompatibili con l'uso della mascherina.

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