Ancona, 22 gennaio 2021 - Le Marche restano in zona arancione, dopo l’ultimo monitoraggio settimanale dell'Iss Ministero della Salute. Il Ministro Roberto Speranza firma nella notte l'ordinanza che stabilisce i cambiamenti nei colori delle regioni, che riguardano solo la Lombardia (da zona rossa a zona arancione) e la Sardegna (da zona gialla a zona arancione). Il resto della cartina dell'Italia rimane lo stesso.
Le Marche, pur avendo un indice Rt inferiore a 1, è inserita tra le 12 regioni che presentano un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica.
Nel periodo tra il 30 dicembre e il 12 gennaio l'indice di trasmissibilità Rt medio calcolato sui casi sintomatici a livello nazionale è stato pari a 0,97 (range 0,85-1,11), in diminuzione dopo cinque settimane di crescita. L'epidemia, però, resta in una fase delicata - avvisano i tecnici - e un nuovo rapido aumento nel numero di casi nelle prossime settimane è possibile, qualora non venissero mantenute rigorosamente misure di mitigazione sia a livello nazionale che regionale.
Sono 11 le regioni a rischio moderato: Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, che però ha un alto rischio di peggioramento, proprio come Marche, Molise, Trento e Val d'Aosta, e poi Lombardia, Piemonte, Puglia e Veneto. Il governatore Francesco Acquaroli è andato in pressing affinché la zona arancione venisse trasformata all’inizio della prossima settimana in gialla.
A livello regionale, l'indice Rt più alto, sempre secondo la bozza del report settimanale, è quello del Molise (1,38), davanti a Sicilia (1,27), Valle d'Aosta (1,12), Basilicata (1,12), Puglia (1,08), Umbria (1,05), Abruzzo (1.05), Piemonte (1.04), Provincia autonoma di Bolzano (1.03), Calabria (1.02), Liguria (0,99),. Le Marche sono appena sotto, a 0,98 come la Toscana, a 0,97 l’Emilia Romagna (0,97).
Dati Covid, l'ultimo bollettino delle Marche
Le regole della zona arancione
Ecco, in sintesi, le regole della zona arancione in cui le Marche si trovano da domenica 17 gennaio: negozi aperti; bar e ristoranti aperti fino alle 22 solo per asporto (dalle 18 vietato l'alcol) e consegna a domicilio. Parrucchieri e centri estetici aperti. Consentite le visite agli amici e ai parenti una volta al giorno ma soltanto nel proprio Comune. Nella stessa auto due adulti e minori di 14 anni. Per gli spostamenti, se si vive in un Comune sotto ai 5mila abitanti ci si può spostare nel raggio di 30 km. Quanto allo sport, sì a Passeggiate e jogging nel proprio Comune. Chiuse palestre e piscine. Aperti centri sportivi