Bologna, 17 dicembre 2020 – Dalla zona gialla a quella arancione per poi tornare in area gialla e finire l'anno in zona rossa, almeno nei giorni festivi. E' questo ciò che il Dpcm Natale riserva ad Emilia Romagna e Marche, stando alle parole pronunciate a Radio Capital da Sandra Zampa, sottosegretaria al Ministero della Salute, originaria peraltro proprio dell'Emilia Romagna.
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"Non abbiamo ancora deciso – dice -, ma si tratta di aspettare poche ore, oggi la decisione”. Poi va nel merito: “Le misure vanno verso una restrizione ulteriore per mettere in sicurezza la vita delle persone e per consentire un ritorno a una relativa normalità. Il ministero della Salute ha proposto misure più severe che prevedono qualcosa che somiglia a una zona rossa".
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-"Si sta discutendo su misure più stringenti - sottolinea -, ma non c'è gran differenza tra quello che accade in Italia e quello che accade negli altri Paesi. Il Dpcm aveva già dato regole fondamentali per la vita delle persone. Siamo passati dai 40mila ai 18mila nuovi positivi al giorno. Noi dobbiamo immaginare cosa succederà a gennaio. Io penso che vadano aperte le scuole. Ma 18mila nuovi contagi giornalieri - conclude la sottosegretaria - sono assolutamente troppi perché si possa ripartire. Ho già avvisato i miei fratelli: quest'anno il giorno di Natale ci saluteremo via Skype".
E sugli assembramenti nelle vie dello shopping: "In questo weekend non penso che rivedremo le stesse situazioni della scorsa settimana. I sindaci e i presidente di regione si attiveranno e questo darà dei risultati. Io penso però che le persone debbano avere comportamenti più intelligenti. Basta andare 600 metri più in là e non si trova più la ressa. Non dobbiamo stare per forza tutti nella stessa strada".
Acquaroli: "Incomprensibile ulteriore cambio di strategia"
“Nella riunione di oggi – scrive il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, su Facebook, confermerò là disponibilità a collaborare per evitare assembramenti, soprattutto nelle abitazioni private durante le festività, ma ribadirò che sarebbe incomprensibile per tutti i cittadini un ulteriore cambio di strategia rispetto al Dpcm attuale, soprattutto se non giustificata da un indice RT che finora è stato per tutti il metro di valutazione insieme al tasso di occupazione degli ospedali”. E chiarisce: “Invierò alla Conferenza una relazione scritta così che nessuno possa strumentalizzare quanto dichiarato”.
Dpcm Natale, Italia zona rossa: Le ipotesi
Linea morbida
L’idea è quella di trasformare l’Italia in zona rossa soltanto nei giorni festivi e prefestivi. In questo modo sarebbe possibile garantire più libertà di movimento ai cittadini nei giorni considerati meno clou.
Linea moderata
Il nuovo Dpcm potrebbe istituire una maxi zona rossa su tutta l’Italia tra il 24 dicembre e il 3 gennaio. Chiusi gli esercizi commerciali non essenziali e libertà di movimento ridotta.
Linea dura
Il terzo scenario prevede un’Italia in zona rossa con un lockdown di fatto da Natale a fino al 7 gennaio: chiusure di tutti gli esercizi tranne quelli essenziali, circolazione ridotta e coprifuoco anticipato.
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