Venezia, 30 Gennaio 2021 - Scendono i nuovi positivi al Covid-19 in Veneto, oggi sono 792 mentre ieri erano 985 (per un totale di 311.686 contagiati da inizio pandemia). Calano gli attualmente positivi, oggi sono 34.677 (-2.288). Salgono i nuovi decessi: oggi sono 60 mentre ieri erano 53 (totale 8.922). Aumentano i guariti, che salgono a quota 268.087 (3.020 in più rispetto a ieri).
L'aggiornamento del 31 gennaio - Coronavirus Italia, bollettino e contagi Covid di oggi 30 gennaio. Dati regioni
Dati positivi, dunque, che accompagnano il Veneto verso la zona gialla da lunedì 1 febbraio (qui le reole), per la verità in nutrita compagnia. Zaia richiama ancora una volta i suoi concittadini a usare questa maggiore libertà con senso di responsabilità. L'indice Rt del Veneto è sceso 0,61, uno dei valori più bassi d'Italia, con una media nazionale ferma a 0,84.
Commento Zona gialla, l'annuncio tardivo del ministro - di Massimo Pandolfi
Veneto: i dati covid di oggi
Diminuiscono i ricoveri causati dal coronavirus in Veneto, oggi sono 2.258 (-42). 1.997 persone sono in area non critica (-25), di cui 1.438 positive (-71) e 559 negativizzate (+46). Sono 261 i pazienti ricoverati in terapia intensiva (-17), 222 positivi (-18) e 39 negativizzati (+1).
L'appello di Zaia
Ieri il Governatore Zaia ha affermato: “Ho avuto questo pomeriggio una conversazione col ministro Speranza che mi ha confermato che il Veneto diventerà zona gialla. Ma, come ho sempre detto, le zone non sono un gioco a premi dove si vince o si perde. Dobbiamo prendere atto che siamo ancora nel pieno della pandemia, ed è fuori luogo pensare che sia finita. Non è catastrofismo, ma la presa d’atto di quello che accade, non solo in Italia, ma in tutta Europa. Il ritorno in area gialla va vissuto da ognuno di noi con responsabilità, evitando gli assembramenti, indossando in modo maniacale la mascherina e igienizzando con grande frequenza le mani, perché in un battibaleno lo scenario potrebbe cambiare in arancio o in rosso, e quindi portare a nuove chiusure”.
“Non guardiamo solo a noi, ma anche all’Europa - ha aggiunto il Presidente della Regione - dove la Germania è in lockdown duro ma fatica a uscirne, la Francia ha annunciato nuove dure restrizioni, come l’Inghilterra che ha superato i centomila morti, la Spagna sta ricominciando a crescere. Questo per capire che il rischio di considerarsi un’isola felice va assolutamente evitato”.
“Nell’auspicio che ciò non accada - ha detto il Presidente Zaia - la Sanità del Veneto ci mette e ci metterà tutto l’impegno umanamente e strutturalmente possibile. Con la prevenzione, i controlli, il contact tracing e il monitoraggio di tutto quanto accade nella comunità per essere tempestivi nel monitorare e nell’intervenire, con il lavoro strenuo di tutti i sanitari in tutti gli ospedali”. “Anche se la vita potrà sembrare riavvicinarsi alla normalità come movimentazione complessiva - ha concluso Zaia - la vera sfida si dovrà combattere ancora, perché se le cose peggiorano, gli ospedali rischiano il collasso, e se vanno in collasso gli ospedali non potranno più essere garantite le migliori cure ai malati covid ma anche a tutti i portatori di altre patologie. Evitarlo è la sfida che tutti noi dobbiamo contribuire a vincere. Perderla si tradurrebbe in malattia per le singole persone e nel collasso per gli ospedali”.