Venezia, 20 gennaio 2021 - "Vedremo se il Veneto diverrà giallo o resterà arancione. Di sicuro non diverrà zona rossa". Parole del governatore del Veneto Luca Zaia che aggiunge. “Siamo nella giornata clou delle valutazioni, ossia il mercoledì. Venerdì avremo la nuova classificazione delle Regioni: non so quale sarà, ma i dati sono buoni. L'ospedalizzazione sta scendendo in modo importante, così come l'Rt e altri parametri. Non dobbiamo abbassare la guardia: se torna il sistema dello struscio delle piazze e fra comuni il virus potrebbe riprendere vigore”.
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Zaia: "La riapertura della scuola è un fattore di rischio per la diffusione del virus"
“Altro momento di assembramento - prosegue il presidente della Regione - è la scuola. C’è un incremento della curva in correlazione con la riapertura delle scuole. La scuola è una forma di aggregazione problematica per la diffusione del virus. Oggi, a nostro avviso, la sicurezza non è totale. E' squallido pensare che la scuola sia stata chiusa per un vezzo politico. Quando riapriremo daremo lo spaccato in diretta di quello che accade nelle scuole dal punto di vista epidemiologico. Questa battaglia sarà finita quando avremo l'ultimo cittadino dimesso”.
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Il bollettino del Veneto, dati e contagi
Nelle ultime 24 ore sono 1.359 i nuovi positivi al Covid Veneto, mentre ieri se ne erano registrati erano +957 (totale 301.486). Calano gli attualmente positivi, oggi sono 57.469 (-5702) e scendono di nuovo i decessi: oggi sono 69 contro i 162 di ieri (totale 8.256). Aumentano anche i guariti, che salgono a quota 23.5761 (+6.992).
Cala la pressione sugli ospedali
Diminuiscono i ricoveri causati dal Coronavirus in Veneto, oggi sono 2.898 (-44). 2.560 persone sono in area non critica (-43), di cui 2.096 positive (-68) e 464 negativizzate (+25). Sono 338 i pazienti ricoverati in terapia intensiva (-1), 315 positivi (-3) e 23 negativizzati (+2).
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Il governatore: "Dobbiamo essere messi nelle condizioni di vaccinare"
“Dobbiamo essere messi nelle condizioni di vaccinare - afferma il presidente Zaia -. E’ necessario che il taglio del 29% alla fornitura sia orizzontale, uguale per tutte le Regioni. Per adesso stiamo facendo solo i richiami, ma ci servono 110mila dosi. Adesso avremo un paio di settimane, questa e la prossima, di disagio; quella dopo dovremmo tornare a regime. Spero che AstraZeneca abbia i requisiti ed Ema dia il via libera: dovrebbe dare 8milioni di dosi in un trimestre, significherebbe iniziare a vaccinare in modo davvero potente, coinvolgendo anche i medici di base. Chi ha subito tagli questa settimana riceverà più dosi la prossima, Pfizer cercherà di riequilibrare i tagli. La Regione sta tentando in tutte le maniere per capire se vi siano canali alternativi legali per approvvigionarsi, ma per adesso non ne abbiamo trovati”.
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